domenica 28 novembre 2021

La Monna Lisa afghana dagli occhi verdi è in salvo in Italia

E' stata trasferita a Roma grazie al programma di evacuazione dei cittadini afghani 

26 NOVEMBRE 2021 I suoi occhi verdi dallo sguardo fiero, il volto di dodicenne incorniciato nel velo rosso, furono immortalati nel 1984 dal fotografo americano Steve McCurry e finirono sulla copertina del National Geographic. La "Ragazza afghana" divenne così il simbolo, l'icona di un Paese e dei suoi contrasti fatti di luce e ombra. Quella bambina, oggi una donna di 49 anni, è Sharbat Gula e solo nel 2002 ha scoperto di essere conosciuta da tutto il mondo per quello scatto. Fu lo stesso McCurry a farglielo sapere dopo aver organizzato con il National Geographic una spedizione per andare a cercarla. La fotografò di nuovo, facendo di lei - segnata dal tempo e dalle difficoltà - la "Monna Lisa della guerra afghana".   Da ieri Sharbat Gula è al sicuro, a Roma, come ha fatto sapere Palazzo Chigi, aggiungendo che la presidenza del Consiglio "ne ha propiziato e organizzato il trasferimento in Italia, nel più ampio contesto del programma di evacuazione dei cittadini afghani e del piano del Governo per la loro accoglienza e integrazione". 

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Referendum in Svizzera: si vota sul "certificato Covid"

Il Green pass è obbligatorio dal 13 settembre per andare al ristorante, in palestra, al cinema o partecipare alle grandi  manifestazioni culturali o sportive. Dovrebbe essere riconfermato 

28 novembre 2021 Unico paese al mondo, la Svizzera vota oggi per un referendum sul green pass, che qui viene chiamato  'certificato covid' ed è obbligatorio dal 13 settembre per andare al ristorante, in palestra, al cinema o partecipare alle grandi  manifestazioni culturali o sportive. Malgrado l'aggressiva campagna elettorale dei contrari, le previsioni sono che il passaporto verde verrà confermato.  

      I sondaggi indicano una percentuale stabile del 61% favorevole a questa misura e uno zoccolo di 38% di contrari, con solo l'1% di indecisi. Anche perché il provvedimento di legge comprende aiuti finanziari che altrimenti non verrebbero prorogati.        Il voto si svolge mentre i contagi hanno ripreso a correre in Svizzera con un'incidenza molto alta, arrivata ormai a 870,82 contagi ogni 100mila abitanti nell'arco di due settimane. A questo si aggiunge la  preoccupazione per la variante Omicron, che ha portato al divieto dei voli dall'Africa australe. Senza contare il fatto del boom di contagi nei due paesi confinanti, Germania e Austria che è in pieno lockdown.

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Green Pass falsi venduti su Telegram: quattro indagati, perquisizioni in Veneto, Liguria, Puglia e Sicilia

Ormai è un classico: il Green Pass falso venduto su Telegram. Proponevano sulle chat di Telegram documenti perfettamente funzionanti, in vendita a cento euro l’uno. Tutto è stato scoperta dal Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza in un’indagine coordinata dalla procura di Milano che ha portato ad una serie di perquisizioni e sequestri.

Sarebbero quattro, secondo quanto si apprende, gli indagati, che avrebbero già ammesso le loro responsabilità. Nel corso delle perquisizioni sono stati trovati diversi documenti di identità e tessere sanitarie di decine di clienti.

Le perquisizioni

Le perquisizioni hanno riguardato diversi cittadini residenti in Veneto, Liguria, Puglia e Sicilia, amministratori degli account Telegram sui quali pubblicizzavano i pass, ognuno con il proprio Qr code funzionante.

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Rifiuta il vaccino e il ricovero: Giuseppe muore di Covid a 56 anni

Giuseppe D’Auria, 56enne di Misano Adriatico convinto sostenitore delle tesi No Vax, è morto dopo aver contratto il Covid-19 e aver rifiutato il ricovero in ospedale.

Giuseppe D’Auria, 56enne di Misano Adriatico convinto sostenitore delle tesi No Vax, è morto dopo aver contratto il Covid-19: la scomparsa dell'uomo, come spiega l'edizione riminese del Resto del Carlino, risale ad alcuni giorni fa sebbene la conferma del suo decesso sia arrivata solo ieri. D'Auria, gestore di una nota gelateria di Riccione ed ex maresciallo dell'Aeronautica Militare,  ha contratto la malattia all’inizio di novembre e dopo un paio di settimane ha dovuto arrendersi alle sue conseguenze. Non vaccinato, quando le sue condizioni cliniche sono precipitate ha rifiutato anche il ricovero in ospedale: purtroppo ben presto si è aggravato ed è deceduto.

D'Auria non aveva fatto mistero delle sue convinzioni antivacciniste, tanto che a molti – nella sua cerchia di conoscenti – erano perfettamente note le sue posizioni. Alcuni amici avevano tentato di convincerlo a vaccinarsi esponendogli dati e raccontandogli storie di persone che non ce l'avevano fatta, ma il 56enne era stato inscalfibile. Non solo: sulla sua pagina Facebook era solito rilanciare notizie della galassia No Vax e No Green Pass. Solo l’11 novembre, pochi giorni prima di morire, aveva pubblicato la notizia di un medico No Vax di Pordenone che era stato radiato dall’Ordine, commentando: "Solo i regimi dittatoriali devono eliminare il dissenso… Medici radiati per voler fare il loro lavoro secondo scienza e coscienza. Vergognatevi".

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Piazze e cortei no vax aprono ombrelli, temono elicotteri e idranti spruzza vaccini

Giungono notizie e immagini dalle piazze e dai cortei e dalle manifestazioni no vax in molti luoghi d’Europa. Notizie e numeri di un movimento che incattivisce, che arruola ogni forma di anti Stato (dagli autonomisti sardi ai neo borbonici in Italia fino agli autonomisti fiamminghi a Bruxelles), che punta nelle sue mobilitazioni direttamente alle sedi di governi e istituzioni e che ingrossa nella sua narrazione paranoica della realtà. La prova sono gli ombrelli.

No vax: ci vaccinano a tradimento!


Sono comparsi gli ombrelli, ombrelli aperti anche se non pioveva certo, ombrelli protezione. Protezione da cosa? Nella comunicazione interna del movimento no vax viaggia l’avvertimento: dagli elicotteri e dagli idranti la polizia vi spruzza i vaccini! Quindi gli ombrelli. La vaccinazione via aerosol o per via osmotica epidermica non esiste. Va aggiunto: purtroppo non esiste. Magari esistesse. Ma il movimento no vax prima se la inventa e poi se ne difende.

Quegli uomini e quelle donne convinti, certi e sicuri ch li vogliano vaccinare a tradimento con una spruzzata e che quindi si riparano con l’ombrello dallo spruzzo vaccino, sono oltre, molto più in là di dove possa arrivare ogni strategia (a questo punto illusione) di dialogo e persuasione. Sono, nel migliore dei casi, una mandia umana impaurita, una mandria che carica spinta dal panico, carica e travolge quel che può per fuggire dalla realtà.

Il tampone non è un tampone…

L’altra che gira è che il tampone in realtà sia tutt’altro: col tampone in realtà si preleverebbe dna per la Grande Schedatura e si inserirebbero nell’organismo mini robot per il controllo. Il vaccino mineralizzava il sangue e rendeva sterili, quando non mandava al camposanto. Non bastava, ora tocca al tampone ad essere svelato nella sua natura maligna. 

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sabato 27 novembre 2021

Ciro Grillo a processo: il figlio del fondatore del M5S rinviato a giudizio insieme a tre amici

Rinviato a giudizio Ciro Grillo, accusato con tre amici di stupro e violenza sessuale nei confronti di due ragazze milanesi.

Dopo tre ore di udienza in Tribunale, sono stati rinviati a giudizio Ciro Grillo, figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle, e tre amici genovesi, accusati di stupro e violenza sessuale.

Ciro Grillo rinviato a giudizio

Ciro Grillo e i tre amici accusati di stupro sono stati rinviati a giudizio.

La decisione è stata presa dal Gup Caterina Interlandi dopo una seduta durata tre ore di udienza.

In Tribunale erano presenti solo tre dei sei legali della difesa. A difendere una vittima, la ragazza italo-norvegese che ha denunciato la violenza di gruppo, c’era l’avvocato Giulia Bongiorno, mentre per l’altra studentessa era presente l’avvocato Vinicio Nardo.

È stata accolta la richiesta del procuratore Capasso. La prima udienza si terrà il 16 marzo. I fatti contestati risalgono all’estate 2019. La violenza sarebbe stata perpetrata nella villa di Beppe Grillo, in Sardegna.

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Finisce nel video di Gigi D’Alessio mentre passeggia con l’amante: la Sony deve risarcirla

Una donna ha sporto denuncia per esser stata ripresa indebitamente all'interno di un video di Gigi D'Alessio.

La Sony potrebbe essere costretta a pagare un generoso risarcimento verso una donna che ha sporto denuncia per essere apparsa – senza il suo consenso – in un video di un brano di Gigi D’Alessio.

Gigi D’Alessio: una donna denuncia la Sony

Una bufera è scoppiata attorno al videoclip di Gigi D’Alessio, girato a Napoli. Una donna infatti ha sporto denuncia perché sarebbe stata indebitamente ripresa mentre passeggiava con l’amante. La donna in questione avrebbe dunque chiesto di essere risarcita per danno alla lesione del diritto alla riservatezza e alla reputazione oltreché morale. La Sony al momento non avrebbe acconsentito a pagare quanto dovuto alla donna in questione sostenendo che le riprese in uno spazio pubblico implichino un tacito consenso.

Come andrà a finire la questione?

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Chi è Chico Forti

Chico Forti, pseudonimo di Enrico Forti ( Trento ,  8 febbraio   1959 ), è un ex  velista  e  produttore televisivo   italiano . Nel 1998, F...