martedì 3 agosto 2021

Clusone e la lunga notte di Laura, sospesa tra amore e morte

La Bigoni, 23 anni, viene uccisa con nove coltellate nella notte tra il 31 luglio e il primo agosto 1993

LAURA BIGONI È UNA BELLA RAGAZZA DI VENTITRÉ ANNI. VIVE A MILANO E LAVORA COME ADDETTA COMUNALE ALLE PULIZIE, MA SOGNA DI APRIRE PER CONTO SUO UN GABINETTO D'ESTETISTA. PROPRIO IN UN SALONE DI BELLEZZA HA CONOSCIUTO JIMMY. LUI È ANDATO A FARSI UNA LAMPADA PER ABBRONZARSI, LEI NE È STATA SUBITO FOLGORATA. LORO RELAZIONE SENTIMENTALE SI BASERÀ SU UNA FORTE ATTRAZIONE FISICA.

Durerà due anni, ma negli ultimi mesi diventerà burrascosa. Jimmy ha un'altra donna e Laura lo viene a sapere: insieme al doppio gioco del fidanzato, scopre un inferno di bugie. Il ragazzo ha due anni più di lei, fa l'elettricista e anche lui ha un progetto da realizzare: vorrebbe diventare vigile del fuoco e non solo rimanere, come è ora, un pompiere volontario. Racconta a Laura che andrà a Roma per un corso e realizzare il proprio sogno. Quando torna, Laura ha la certezza che non è stato nella capitale ma in vacanza al mare con un'altra donna. Di più. Scopre che sta mettendo su casa per sposarla. Entra così all'improvviso nella loro storia Vanna, una donna di venticinque anni di Cesano Maderno.

L'esilio in Val Seriana
Scendono in campo i genitori, si intrecciano telefonate rabbiose: per tutti la storia ambigua deve finire. Lo pretendono soprattutto papà e mamma di Laura: la vedono beffata da un seduttore senza scrupoli che ne compromette il futuro. Forse Laura vorrebbe troncare pure lei il rapporto, ma Jimmy non ci sta. Anzi rilancia. Giura che lascerà Vanna e sposerà lei. Per ora le propone intanto una convivenza. Laura tentenna, ma poi decide sotto consiglio (o ordine?) dei genitori di salire a Clusone in Val Seriana, dove la famiglia ha un appartamento in una villetta defilata dal centro della cittadina. Centodieci chilometri di distanza, più di un'ora di auto (a pigiare forte sull'acceleratore) potrebbero forse servire a far demordere Jimmy da un'insistenza un po' villana. E invece il bellimbusto sale a Clusone con la sua Y10 quasi tutti i giorni. E' ancora lì il sabato 31 luglio 1993, fino alle sette di sera, quando, dopo l'ennesima discussione, decide di ridiscendere in pianura. Ma il traditore impenitente non torna a Milano, raggiunge Vanna a Cesano.

Continua qui

venerdì 9 luglio 2021

BONNIE E CLYDE, LA VERA STORIA

Dietro gli alberi che costeggiano una strada di campagna della Louisiana sono nascosti sei nervosi agenti armati.

A guidarli è Frank Hamer, un capitano dei ranger in pensione richiamato in servizio per catturare Bonnie e Clyde, i due famigerati criminali.

Da un momento all’altro dovrebbe passare la loro Ford otto cilindri color grigio topo. Ad Hamer lo ha rivelato un complice che li ha traditi. È il mattino del 23 maggio 1934 e la maggior parte di quei sei vorrebbe essere altrove, invece di affrontare una coppia che ha ucciso almeno 13 persone.

All’arrivo della macchina, tutte le dita stringono pronte i grilletti. Clyde indossa un paio di occhiali da sole e guida senza scarpe. Bonnie ha un cappello rosso e bianco, rossi sono anche il vestito e le scarpe. Sta sfogliando una rivista.

I due si bloccano davanti a un camioncino fermo su un lato della stradina. Lo riconoscono, appartiene a un vecchio che abita da quelle parti.


Si tratta di Ivan Methvin, il padre di Henry, il loro complice che da alcuni giorni è sparito dalla circolazione.

Dopo aver frenato, Clyde si rimette le scarpe, scende e chiede a Ivan, che sta aggiustando una gomma, dove diavolo sia finito suo figlio.

In quel momento gli agenti, sbucando da dietro gli alberi, ordinano al ganster di arrendersi. Mentre Methvin si butta sotto il furgone per ripararsi.

Clyde rimonta di corsa sull’auto che aveva lasciato con il motore acceso. Sta ancora ingranando la marcia quando arriva la scarica di proiettili.

Continua qui

domenica 4 luglio 2021

In fondo al mare il mistero della fortezza neolitica trovata al largo della costa croata

 

"Guardo spesso le immagini satellitari perché dall’alto si possono notare delle anomalie", così l’archeologo dell’Università di Zara Mate Parica ha scoperto un villaggio del neolitico sommerso davanti alle coste dell’isola croata di Korcula, in località "Lumbarda". Insieme a un suo collega, Parica ha deciso di immergersi e andare a controllare se quella "anomalia" del fondale fosse, o no, naturale. I reperti che i due hanno trovato sono una scoperta eccezionale: i segni della presenza di un villaggio costruito intorno al 4.500 a.C.

A cura di Sofia Gadici

Continua qui (video)

domenica 13 giugno 2021

Cosa sappiamo della strage di Ardea, in cui sono morti due bimbi e un 84enne

Morto l'omicida, è il 34enne Andrea PignaniL'omicida in passato aveva minacciato la madre con un coltello


Una testimone: "Il suo obiettivo erano i bambini"L'aggressore si era barricato in casaL'aggressore è un 37enne con problemi psichiciPresidente Consorzio: "Famiglia già segnalata"L'episodio domenica mattina alle porte di Roma

La tragedia verso le 11 di domenica 13 giugno ad Ardea, nel Consorzio Colle Romiti. Daniel e David Fusinato, due fratellini di cinque e dieci anni, sono morti a causa dei colpi di pistola sparati dal 34enne Andrea Pignani, un ragazzo con disagi psichici. Deceduto anche l’84enne Salvatore Ranieri, che ha provato a salvare i due piccoli facendogli scudo col proprio corpo.

Continua qui

È davvero un alieno quello che passeggia a bordo strada? Il video diventa virale

Il video è stato realizzato nel Jharkhand, a nord dell’India

È un alieno o una semplice illusione ottica? Negli ultimi giorni si è diffuso su twitter una clip della durata di pochi secondi che ritrae diverse moto che passano a fianco di una strana figura bianca sulla strada nei pressi del lago Chadwa Dam, nel Jharkhand, a nord dell’India. Viste le sue sembianze, del tutto simili a come vengono rappresentati gli alieni nei film di fantascienza, le immagini sono subito diventate virali. Secondo molti si tratta di un video autentico e rappresenta davvero un extra terrestre.

Continua qui (video)

domenica 6 giugno 2021

“Il caso O.J. Simpson”: la vera storia che ispirò la serie di Ryan Murphy

Il successo di Ratchedda poco disponibile su Netflix, è una delle tante prove del talento di Ryan Murphy, suo autore e padre di altri capolavori come American Horror StoryPoseHollywood e l’antologia American Crime Story. Quest’ultima si compone di due stagioni: Il caso O.J. Simpson e L’assassinio di Gianni Versace, mentre una terza (Impeachment) è in produzione. Tutte e tre sono ispirate a vicende realmente accadute.




Il caso O.J. Simpson andò in onda per la prima volta nel 2016 sul canale statunitense FX, mentre in Italia viene trasmesso su Fox Crime e l’anno seguente su Rai 4. La serie si compone di una stagione contenente dieci episodi ed è attualmente usufruibile su Netflix.       
Nel cast spiccano Cuba Gooding Jr. (O.J.), Sarah Paulson (Marcia Clark), John Travolta (Robert Shapiro), David Schwimmer (Robert Kardashian), Selma Blair (Kris Jenner), Connie Britton (Faye Resnick), Sterling K. Brown (Chris Darden), Christian Clemenson (William Hodgman), Nathan Lane (F. Lee Bailey), Courney B. Vance (Johnnie Cochran), Kenneth Choi (Lance Ito), Evan Handler (Alan Dershowitz) e Bruce Greenwood (Gil Garcetti).

Il caso O.J. Simpson rivela molto di sé già dal titolo; è la fedele riproduzione di quanto accaduto nel 1994, anno dell’omicidio di Nicole Brown e Ron Goldman da parte dell’ex giocatore di football americano Orenthal James “O.J.” Simpson.  

Quello che coinvolse O.J. Simpson fu un percorso giudiziario travagliato che finì per diventare un vero e proprio evento mediatico, il cui esito divise le opinioni di migliaia di cittadini americani in due correnti: quella innocentista e quella colpevolista.

Il 13 giugno 1994 furono rinvenuti a Brentwood, distretto di Los Angeles, i cadaveri martoriati di Nicole Brown e Ron Goldman, rispettivamente l’ex-moglie di O.J. ed un ragazzo venticinquenne che lavorava come cameriere in un ristorante. Apparentemente la Brown era rincasata dopo una cena con la madre e aveva dimenticato gli occhiali da sole nel locale; telefonando, ottenne la disponibilità del cameriere Ron Goldman a riportarle gli occhiali direttamente a casa.

Continua qui

O.J. Il figlio di Simpson ha visto Nicole Brown assassinata e ha rivendicato la sua amica



mercoledì 2 giugno 2021

COME È MORTO RINO GAETANO? LE OMBRE A 40 ANNI DA QUELLA NOTTE

A 40 anni di distanza ancora non è chiaro come morì Rino Gaetano, il 2 giugno 1981. Nel tempo sono sorte diverse teorie, tra cui quella che lui l'avesse predetto in una canzone o che fu rifiutato dagli ospedali nella notte dell'incidente fatale

Come morì Rino Gaetano? Dopo 40 anni ancora non c’è una risposta chiara in grado di spiegare quella tragica morte, consumatasi a Roma il 2 giugno 1981. Il cantautore nato a Crotone, in Calabria il 29 ottobre 1950, avrebbe compiuto proprio l’anno scorso 70 anni.

Ma cosa è successo la notte del terribile incidente? Negli successivi intorno alla morte di Rino Gaetano si sono diffuse teorie e leggende, tra cui quella secondo cui Gaetano fu rifiutato da diversi ospedali e che lo avesse previsto in una canzone scritta 10 anni prima.

COME È MORTO RINO GAETANO?

Dopo aver passato una notte in compagnia di amici per le strade di Roma,  il cantautore calabrese, all’apice della sua carriera, venne stroncato da un incidente mentre percorreva via Nomentana, la stessa strada dove abitava coi genitori e la sorella Anna. Forse per un malore o un colpo di sonno, la sua macchina invase la corsia opposta e un camion la colpì in pieno.

Continua qui



Meteo 15 giorni: l’alta pressione SNOBBA l’Italia, ancora ACQUAZZONI sul nostro Paese

L'alta pressione si farà vedere nella seconda decade del mese, ma probabilmente resterà sbilanciata troppo a nord per consentire la stab...