giovedì 14 ottobre 2021

Tapiro d'Oro ad Ambra per la fine della storia con Allegri. Piovono critiche su Striscia

La 17enne figlia dell'attrice e di Francesco Renga affida il suo sfogo a Instagram, dove difende la privacy e il dolore della madre. E tante altre Vip criticano il tg satirico.

Momento d'oro professionale, ma meno radioso sotto il fronte amoroso per Ambra Angiolini. Pare infatti confermato che la sua storia con l'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri sia giunta al capolinea. A pungere la celebre attrice e conduttrice Valerio Staffelli, che le consegna il Tapiro d'Oro, come vuole la tradizione di Striscia la Notizia quando un vip risulta "attapirato", per l'appunto. Ma la figlia dell'ex star di Non è la Rai e del cantautore bresciano Francesco Renga, Jolanda, non apprezza la mossa di Antonio Ricci, ed esprime il suo disappunto su Instagram.

Tapiro d'oro ad Ambra, la figlia Jolanda insorge su Instagram

Come racconta Prima Brescia, dopo la notizia della rottura tra Ambra e Allegri, la figlia di lei e del cantante bresciano, Jolanda Renga, che a Brescia è nata e vive, affida ai social parole in difesa della madre (che per questa motivazione ha ricevuto un Tapiro d'Oro) ricordando che la fine di un amore, anche quando avviene tra due personaggi pubblici, merita sempre rispetto.

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Perchè quel Tapiro ad Ambra Angiolini fa schifo




Green pass: il Governo valuta di abbassare il costo dei tamponi

Lo rivelano i segretari di Cgil, Cisl e Uil dopo l'incontro con il premier Mario Draghi.

Dopo le proteste e le polemiche, il Governo fa un passo indietro. E si dichiara pronto a rivedere verso il basso il costo dei tamponi. Dopo il caso dei portuali di Trieste, e la circolare - poi smentita - che invitava le aziende a fornire gratuitamente i test pur di scongiurare il blocco minacciato a partire da venerdì 15 ottobre 2021, l'Esecutivo sembra propenso a rivedere i costi dei test. (foto copertina da sito Uil.it)

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Paura in Norvegia: armato di arco e frecce fa strage, almeno 5 i morti

A Kongsberg, due i feriti. Arrestato un sospetto

Un uomo ha fatto strage ieri sera a Kongsberg, nel sud-est della Norvegia: armato di arco e frecce, ha iniziato a prendere di mira i passanti in diverse zone della cittadina. Il bilancio finale fornito dalla polizia è di 5 morti, tra cui un agente in borghese, e due feriti.

La polizia, intervenuta in forze, ha arrestato l'aggressore dopo un breve scontro, ribadendo a più riprese che ha agito da solo ma continuando a passare al setaccio il centro della piccola città a 85 chilometri da Oslo con i cani, gli artificieri, due elicotteri e gli infrarossi per sorvegliare il fiume. Allertata anche l'intelligence. A Kongsberg sono stati inviati rinforzi da tutto il Paese e agli agenti sono state fornite armi che abitualmente non indossano. Al momento non si esclude l'ipotesi dell'attentato terroristico, anche se secondo gli inquirenti è ancora troppo presto per affermarlo.

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Attentato in Norvegia, chi è il killer con arco e frecce: convertito all’Islam


mercoledì 13 ottobre 2021

Si finge donna, poi avvocato e infine maresciallo: ecco la truffa del trasformista

Prima ha chiesto soldi per un incontro hot, poi ha finto la morte della donna e infine ha ricattato la vittima. Che gli ha versato ottomila euro.

Si è finto prima una donna alla ricerca di compagnie maschili, poi un avvocato e infine un maresciallo dei Carabinieri. Un vero e proprio trasformista della truffa, capace con un piano decisamente articolato, di sottrarre circa ottomila euro alla sua vittima. Ma alla fine è finito nei guai.

Il trasformista della truffa

La Polizia di Stato di Busto Arsizio ha arrestato un  33enne residente a Bonifati (Cosenza), dove era sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di dimora. Come racconta Prima Saronno, l'uomo avrebbe compiuto una vera e propria  estorsione sessuale ai danni di un giovane di Busto Arsizio  trasformandosi  varie volte da dietro la tastiera del suo computer. 

Un vero e proprio trasformista, che è riuscito a presentarsi sotto diverse fattezze alla propria vittima.

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Papa Luciani beato per un miracolo fatto... 33 anni dopo la sua morte

Riconosciuta la guarigione di una bambina di 11 anni di Buenos Aires.

Papa Luciani sarà beato per un  miracolo fatto... trentatré anni dopo la morte. Papa Francesco ha riconosciuto la guarigione di una bambina di undici anni affetta da una grave encefalopatia infiammatoria acuta attribuita a Giovanni Paolo I.

Papa Luciani sarà beato: il miracolo riconosciuto

Come racconta Prima Belluno, la Chiesa ha riconosciuto il miracolo di Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I, che ha guarito il 23 luglio 2011 una bambina di 11 anni a Buenos Aires. La ragazzina era affetta da una grave encefalopatia infiammatoria acuta e i medici l’avevano considerata in fin di vita.

Il parroco della parrocchia dell’ospedale di Buenos Aires dove si trovava ricoverata  la ragazzina aveva suggerito di invocare Papa Luciani perché intercedesse per la guarigione, avvenuta poi miracolosamente.

Chi è Giovanni Paolo I

Nato il 17 ottobre 1912 a Forno di Canale, oggi conosciuto come Canale d’Agordo, Albino Luciani è morto il 28 settembre 1978 in Vaticano. 

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Si mette a sparare con una pistola in stazione: "Volevo provarla per il mio matrimonio"

Fermato dalla Polizia Locale a Pioltello un 40enne: eccitato dal suo ultimo acquisto ha pensato di provarlo subito. Fortunatamente era un'arma a salve.

Eccitato dal suo ultimo acquisto, non ha resistito a provarlo subito. Peccato che l'oggetto acquistato fosse una pistola e lui abbia voluto utilizzarla immediatamente in un luogo pubblico. E così, una volta sceso dal treno e arrivato in stazione ha sparato qualche colpo, lasciando tutti i passanti nel panico più totale.

Ma quel che lascia più interdetti è la spiegazione che ha dato   agli agenti della Polizia Locale intervenuti sul posto, ai quali ha dichiarato che aveva acquistato l'arma per festeggiare il suo matrimonio e che i colpi sparati erano serviti come prova.

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Falsa cieca da vent'anni prendeva la pensione di invalidità. Scoperta grazie a una lite coi vicini

La donna andava a fare la spesa, a passeggio e firmava anche documenti...

Da una ventina di anni percepiva la pensione di invalidità perché cieca. Peccato che andasse tranquillamente a fare la spesa scegliendo con accuratezza i cibi, passeggiasse in autonomia per la strada, senza bisogno di aiuto per attraversare e a volte facendo anche da "capofila" quando usciva con le amiche. Addirittura leggeva e firmava documenti. Un miracolo? No, semplicemente l'ennesimo falsa invalido smascherato. E ora la donna, una 74enne di Catanzaro Lido falsa cieca, dovrà restituire circa duecentomila euro allo Stato.

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Dosso, che spettacolo! L'azzurra con 11''02 centra il primato italiano sui 100

La sprinter sotto la pioggia, prima migliora il primato nazionale in batteria con 11''12, per poi polverizzarlo in finale  Zaynab Do...