martedì 16 marzo 2021

Israele, storica scoperta in una grotta: ecco i nuovi frammenti biblici dei rotoli del Mar Morto

Gli archeologi israeliani hanno annunciato il ritrovamento, il primo da 60 anni, di decine di manoscritti che riportano testi tratti della Bibbia. SI ritiene risalgano a circa 1.900 anni fa


Gerusalemme - Scavi archeologici condotti dall'Autorità israeliana per le Antichità hanno riportato alla luce rari frammenti in pergamena di rotoli biblici datati a 2000 anni fa contenenti porzioni del libro dei Profeti Minori, inclusi Zaccaria e Naum.

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Scoperti nuovi frammenti della Bibbia in Israele risalenti a 2mila anni fa: sono i primi da 60 anni





giovedì 11 marzo 2021

Cosa successe a Fukushima

L'11 marzo 2011 i sistemi di sicurezza della centrale nucleare risposero bene al terremoto più forte mai registrato in Giappone: poi però arrivò lo tsunami

Quando il più forte terremoto mai registrato in Giappone si sviluppò al largo della costa orientale del paese, alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi andò inizialmente tutto come doveva andare. Erano le 14.46 dell’11 marzo 2011, dieci anni fa, e la scossa di magnitudo 9.1 aveva avuto epicentro a 97 chilometri di distanza dalla centrale. I sistemi di sicurezza percepirono il terremoto e automaticamente interruppero le reazioni di fissione nucleare. Allo stesso tempo attivarono i generatori di emergenza, per raffreddare i reattori, come previsto dai protocolli.

A non essere stata prevista era l’onda di oltre 14 metri che arrivò un’ora dopo, che avrebbe causato un disastro che l’Agenzia internazionale per l’energia atomica classificò come «catastrofico», secondo la sua scala internazionale degli eventi nucleari e radiologici. Soltanto un altro incidente era stato inserito nella stessa categoria: quello avvenuto venticinque anni prima nella centrale ucraina di Chernobyl. L’inadeguatezza dei sistemi di sicurezza della centrale di Fukushima portò alla parziale fusione dei noccioli di tre dei suoi reattori. Le successive esplosioni diffusero polveri radioattive per chilometri attorno alla centrale e costrinsero decine di migliaia di persone ad abbandonare le proprie case per anni.

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lunedì 8 marzo 2021

Las Médulas, la splendida terra dei cercatori d’oro in Spagna

Poco fuori Ponferrada, a due ore d'auto da Leon, Las Médulas è un'antica miniera d'oro dell'Impero Romano: ecco perché visitarla

In Spagna, nei pressi della città di Ponferrada e un’ora e mezza da Leon, Las Médulas è un paesaggio unico al mondo. Il territorio che lo circonda è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, e il suo aspetto ricorda un po’ quello dei grandi parchi americani.

La Médulas fu, in passato, la più grande miniera d’oro dell’Impero Romano. Una testimonianza straordinaria, tra le più importanti lasciate dai Romani in Spagna. E poco importa che non sia un anfiteatro, un acquedotto o un ponte: anzi, proprio per questo motivo è ancora più curiosa.

La maestosa opera d’ingegneria ha infatti trasformato le montagne dando vita ad una vera miniera a cielo aperto, risultato di quella tecnica mineria chiamata Ruina Montium e descritta da Plinio Il Vecchio: la montagna veniva perforata per l’inseriemento di grandi quantità d’acqua che, lentamente, la spingevano verso il basso. Una tecnica, questa, che poi sarebbe diventata la tecnica mineraria idraulica californiana. E, i canali per trasportare qui l’acqua dalla Sierra de La Cabrera, sono visibili ancora oggi. Aggiungendo al luogo ancor più fascino.

Secondo Plino Il Vecchio, da Las Médulas venivano estratte 20.000 libbre d’oro l’anno, con 60.000 lavoratori impiegati in scavi che – in 250 anni – di chili d’oro ne produssero ben 1.635.000. Numeri a parte, è il paesaggio in sé a rapire il cuore. Qui, a 25 chilometri da quella Ponferrada che è la più importante città del territorio del Bierzo, celebre per il Cammino di Santiago, inconfondili sagome rossastre squarciano il cielo. Sono montagne di terra rossa, scavate e modellate dai Romani in oltre due secoli.

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venerdì 19 febbraio 2021

Chandra Levy

 

Chandra Ann Levy (14 aprile 1977 - circa 1 maggio 2001) era una stagista presso il Federal Bureau of Prisons di Washington, DC, scomparsa nel maggio 2001. È stata presunta assassinata dopo che i suoi resti scheletrici furono trovati a Rock Creek Park in Maggio 2002. Il caso ha attirato l'attenzione dei media americani per diversi anni.

A causa di un errore di comunicazione, il Dipartimento di Polizia Metropolitana del Distretto di Columbia (MPD) non è riuscito a seguire i propri parametri di ricerca a Rock Creek Park, lasciando il corpo di Levy a decomporsi per un anno. Inoltre, l'MPD era stato informato, ma presto respinse l'informazione secondo cui Ingmar Guandique , già arrestato per aver aggredito donne a Rock Creek Park, aveva confessato di aver attaccato Levy. Il MPD invece ha concentrato gran parte della sua attenzione sulla rivelazione che Levy aveva avuto una relazione con il membro del Congresso Gary Condit , un democratico sposato che allora serviva il suo quinto mandato in rappresentanza del 18 ° distretto congressuale della California e un membro anziano delHouse Permanent Select Committee on Intelligence . Condit aveva un alibi travolgente (era in riunione con il vicepresidente), non è mai stato nominato sospetto dalla polizia e alla fine è stato scagionato da qualsiasi coinvolgimento nella scomparsa. Tuttavia, a causa della nuvola di sospetti sollevata dall'intensa attenzione dei media sullo stagista scomparso e dalla successiva rivelazione della vicenda, Condit ha perso la sua candidatura per la rielezione nel 2002.

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domenica 14 febbraio 2021

Il mistero della scomparsa di Federico Caffè, professore di Mario Draghi, che ancora oggi resta irrisolto

Sparito nel nulla il 15 aprile 1987, è un caso rimasto irrisolto e a cui nessuno è mai riuscito a fornire anche un minimo indizio per la soluzione. Che fine ha fatto?

Quello della scomparsa dell’economista Federico Caffè, il professore del premier Mario Draghi sparito nel nulla il 15 aprile 1987, è un caso rimasto irrisolto e a cui nessuno è mai riuscito a fornire anche un minimo indizio per la soluzione. Che fine ha fatto? Si è suicidato o magari, trovando rifugio in un monastero, si è volontariamente allontanato? Uno dei poliziotti impegnati nelle ricerche sembra propendere per l’ultima tesi. A ricostruire la storia è l’Agi.

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Marco Pantani, la morte 17 anni fa: fra la tesi omicidio e le (troppe) fake news, ecco che cosa sappiamo davvero

Il ciclista morì il 14 febbraio 2004 a Rimini: campione amatissimo ma anche divisivo, ha sempre spaccato l’opinione pubblica. Fuoriclasse o no? Dopato o no? E anche sulla sua morte si inseguono le varie teorie. Molte delle quali totalmente infondate. Ecco 10 domande e risposte che provano a ristabilire la verità storica

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Cani randagi blu avvistati in Russia, mistero nella remota regione di Nizhny Novgorod

Un branco di cani blu è stato avvistato in Russia. Blu? Sì, per quanto assurdo possa sembrare, il mantello di un branco di cani avvistati da alcuni abitanti di Dzerzhinsk, cittadina della regione di Nizhny Novgorod, è proprio di quel colore. Un azzurro turchino che sembra uscito da un racconto di fiabe e che, mescolato al candore della neve che ha ammantato quei remoti territori, non passa certo inosservato. Anche se, con le fiabe ha ben poco a che fare. Quei cani, infatti, le cui immagini sono state diffuse su VK, popolare social russo e da Sputnik News Polska, di magico hanno ben poco. Almeno se si eccettua il fatto che la "pozione" che gli ha cambiato di colore il pelo, potrebbe essere venuta fuori da qualcosa di chimico.

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Meteo: temperature in forte risalita, ma ecco il maltempo del 1° Maggio!

Impennata delle temperature da domenica, poi nuova ondata di maltempo nel giorno meno ideale! La lunga fase di  instabilità  e clima  freddo...