La fotografa Francesca Gorzanelli, che da anni documenta la zona del disastro con foto e testimonianze, spiega cosa sta accadendo: l'occupazione russa, i soldati di Mosca che hanno scavato trincee nella foresta rossa finiti in ospedale, i cittadini ucraini costretti a fuggire
Il nome Chernobyl riporta subito alla memoria l'incidente nucleare del 1986 e quando, nelle scorse settimane, i russi hanno preso il controllo della centrale gli incubi peggiori si sono risvegliati. Ne è una dimostrazione, qualora servisse, la corsa alla ricerca dei bunker che si è scatenata anche in Italia. Adesso che l'impianto è tornato nelle mani degli ucraini, si cerca di valutare l'impatto delle azioni militari. Sembra che alcuni dei soldati russi spediti tra i reattori adesso siano in ospedale. Il sospetto - non confermato - è quello di un'intossicazione. Troppo tempo in zona contaminata senza protezioni. Per capire cosa succede a Chernobyl, Today.it ha parlato con la fotografa Francesca Gorzanelli, che dopo un primo reportage, nelle zone del disastro è tornata più e più volte. Il suo diario social del primo viaggio è diventato il racconto di un legame con l'Ucraina e la sua gente che si è rafforzato col tempo. Adesso, suo malgrado, è diventato un diario di guerra dove trovano spazio le notizie che giungono dalle persone in prima linea.
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