Castel del Monte, a 60 km da Bari, è uno dei 49 siti italiani che l’Unesco ha inserito nel 1996 nel World Heritage List.
Fatto costruire da Federico II di Svevia nel XIII secolo, il Castello domina, con la sua massiccia struttura ottagonale, il piccolo tratto delle Murge occidentali situate a 18 km da Andria.
Considerato universalmente un geniale esempio di architettura medievale,
Castel del Monte in realtà unisce elementi stilistici diversi, dal
taglio romanico dei leoni dell’ingresso alla cornice gotica delle torri,
dall’arte classica dei fregi interni alla struttura
difensiva dell'architettura fino alle delicate raffinatezze islamiche
dei suoi mosaici.
Costruito intorno al 1240, Castel del Monte divenne la sede permanente della corte di Federico II di Hohenstaufen, diventato a soli tre anni sovrano del Regno di Sicilia.
Il monarca, soprannominato “Stupor Mundi” per l’eclettismo e la vastità
della sua cultura, lasciò in eredità al suo Castello tutto il mistero che ne circondava la figura.
Il rigore matematico e astronomico della sua planimetria,
basata sull’otto come numero guida e il suo posizionamento, studiato in
modo da creare particolari simmetrie di luce nei giorni di solstizio ed equinozio, creano un simbolismo che
appassiona da secoli gli studiosi, lasciando ai visitatori una
sensazione di piacevole enigma. In aggiunta a questo l’impianto militare
Castel de Monte curiosamente manca degli elementi che caratterizzano la
maggior parte dei monumenti militari del periodo come le mura di cinta, il fossato e le stalle.
Otto sono i lati della pianta del Castello, otto le sale del
piano terra e del primo piano a pianta trapezoidale disposte in modo da
formare un ottagono, e otto sono le imponenti torri, ovviamente a pianta ottagonale, disposte su ognuno degli otto spigoli. Si ritiene che nel cortile interno fosse presente una vasca anch’essa ottagonale.
La solida compattezza della pietra calcarea mista a quarzo delle
facciate è scalfita su ogni lato da finestre monofore al primo piano,
bifore al secondo e in un caso trifora. L'ingresso principale, in
breccia corallina, riproduce la forma di un arco trionfale classico che
incornicia un arco a sesto acuto, definito come "una sorta di preludio
al Rinascimento". L’interno, con le sue alte volte a crociera o a botte,
appare ormai spoglio da tutte quelle decorazioni che nel passato
rendevano i suoi spazi maestosi, testimoniate da resti di marmo e mosaici in gran parte scomparsi dopo secoli di incuria e vandalismo.
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I misteri di Castel del Monte
domenica 15 marzo 2015
lunedì 9 marzo 2015
giovedì 26 febbraio 2015
sabato 21 febbraio 2015
10 famosi misteri irrisolti
La scienza negli ultimi anni ha fatto passi da gigante, ma se tante cose
sono state svelate, altre continuano a far impazzire studiosi e
ricercatori di tutto il mondo.
Qui vi presenterò alcuni dei più famosi misteri irrisolti, alcuni più antichi, altri più vicini a noi.
La nostra signora quel giorno filmò tutto con una cinepresa, e mentre tutti scappano lei resta immobile a riprendere con calma. Nonostante l’FBI le chiese pubblicamente di farsi avanti e consegnare il filmato lei non è mia più comparsa, e nessuno saprà mai che cos’aveva filmato
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Qui vi presenterò alcuni dei più famosi misteri irrisolti, alcuni più antichi, altri più vicini a noi.
1) Il cuneo di alluminio di Aiud
Il primo mistero rientra nella categoria degli OOPArt, ovvero degli “oggetti fuori posto”. Scoperto nel 1974 in Romania, sulle rive del fiume Mures, sotto 10 km di sabbia vicino ad ossa di mastodonte, assomiglia ad un martello. Il mistero sta nella lega di cui è fatto in relazione alla sua epoca storica: una lega di alluminio incassata un uno strato di ossido. L’allumino è stato scoperto all’inizio del 1800, ma il reperto risale ad 11000 anni fa. C’è chi dice che sia la prova dell’avvenuta degli alieni sulla terra.2) Il tesoro scomparso di Hitler
Un’immensa riserva di lingotti d’oro trafugati e di banconote in valuta estera con un valore di oltre 4miliardi di dollari , improvvisamente scomparsi dai caveau tedeschi nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale. Una piccolissima parte è stata rinvenuta sparsa per il mondo (Portogallo, Svizzera, Turchia). La grossa parte è scomparsa. C’è chi dice che Hitler stesso l’abbia seppellita o che sia finita sul fondo del lago Topliz in Austria3) Lady Babushka
Siamo nel 22 novembre 1963. J.F.Kennedy venne assassinato. Nei filmati e negli scatti dell’omicidio si vede una donna in piedi sul prato vicino alla limousine presidenziale, con un soprabito marrone ed un foulard in testa che le da il soprannome di Lady Babushka.La nostra signora quel giorno filmò tutto con una cinepresa, e mentre tutti scappano lei resta immobile a riprendere con calma. Nonostante l’FBI le chiese pubblicamente di farsi avanti e consegnare il filmato lei non è mia più comparsa, e nessuno saprà mai che cos’aveva filmato
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domenica 18 gennaio 2015
Ecco perché sono scomparsi gli abitanti dell'Isola di Pasqua.
L'unica testimonianza della loro presenza sono delle enormi teste di pietra
Hanno lasciato come ricordo della loro civiltà delle enormi teste di pietra chiamate Moai. Altrimenti, di loro non è rimasta alcuna traccia.
I Rapa Nui, gli abitanti dell’Isola di Pasqua, un piccolo lembo di terra nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico meridionale (GUARDA LA MAPPA) a più di 3.000 chilometri dalle coste del Cile, che hanno vissuto per secoli sull’isola, a un certo punto sarebbero letteralmente morti di fame. E’ quanto sostenevano gli storici finora. Le risorse naturali, già scarse, sarebbero state sfruttate fin troppo, tanto da non lasciare più nulla per la loro sopravvivenza.
Tuttavia, un articolo appena pubblicato suggerisce che la vera causa del declino dei Rapa Nui sia molto più complessa e che, più che la mancanza di cibo, a causare la scomparsa degli abitanti dall’Isola di Pasqua siano state le malattie portate dai primi colonizzatori europei.
I Rapa Nui erano una popolazione di origine polinesiana insediatasi sull’isola intorno al 1200. Nei secoli passati sull’isola, prima dell’arrivo degli europei nel 1722, hanno disboscato la zona settentrionale dell’isola modificandone così il clima. Proprio i cambiamenti climatici li hanno costretti a migrare da un’area a un’altra dell’isola.
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venerdì 16 gennaio 2015
Gli Ufo? Esistono. L’America pubblica online il catalogo degli avvistamenti
Nel progetto “Blue Book” la raccolta di tutte le segnalazioni tra il 1947 e il 1969
Vittorio Sabadin
Chi ancora è convinto che i dischi volanti esistono, e che il presidente americano Barack Obama dovrebbe finalmente rivelarlo al mondo, ha ora un sacco di materiale sul quale lavorare per confermare le loro tesi. Sono infatti disponibili online ( http://projectbluebook.theblackvault.com ) i 12.618 rapporti dell’Air Force catalogati nel projetto “Blue Book”, una indagine sugli avvistamenti di Ufo cominciata nel 1947 e conclusa nel 1969, l’anno dello sbarco sulla Luna. Quasi ogni persona che affermava di avere visto un oggetto volante comportarsi in modo strano veniva avvicinata e interrogata. Secondo l’Air Force, la stragrande maggioranza degli avvistamenti non aveva nulla a che fare con civiltà aliene e tecnologie sconosciute, ma ci sono 701 avvistamenti, il 5,5% del totale, che non hanno trovato una spiegazione convincente.
Tra questi, c’è quello di Kenneth Arnold, che il 24 giugno del 1947 vide una formazione di nove Ufo muoversi in diagonale a velocità elevatissima sul monte Rainier. Fu lui a coniare il termine “Flaying Saucers”, “piattini volanti”, con il quale gli Ufo vengono comunemente chiamati negli Stati Uniti. In piena guerra fredda, Hollywood ha riempito i suoi film degli anni 50 e 60 di dischi volanti, pilotati da creature non sempre amichevoli, simbolo del potere sovietico che minacciava l’America. Ne è nata una psicosi collettiva e si vedevano astronavi aliene dappertutto.
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Vittorio Sabadin
Chi ancora è convinto che i dischi volanti esistono, e che il presidente americano Barack Obama dovrebbe finalmente rivelarlo al mondo, ha ora un sacco di materiale sul quale lavorare per confermare le loro tesi. Sono infatti disponibili online ( http://projectbluebook.theblackvault.com ) i 12.618 rapporti dell’Air Force catalogati nel projetto “Blue Book”, una indagine sugli avvistamenti di Ufo cominciata nel 1947 e conclusa nel 1969, l’anno dello sbarco sulla Luna. Quasi ogni persona che affermava di avere visto un oggetto volante comportarsi in modo strano veniva avvicinata e interrogata. Secondo l’Air Force, la stragrande maggioranza degli avvistamenti non aveva nulla a che fare con civiltà aliene e tecnologie sconosciute, ma ci sono 701 avvistamenti, il 5,5% del totale, che non hanno trovato una spiegazione convincente.
Tra questi, c’è quello di Kenneth Arnold, che il 24 giugno del 1947 vide una formazione di nove Ufo muoversi in diagonale a velocità elevatissima sul monte Rainier. Fu lui a coniare il termine “Flaying Saucers”, “piattini volanti”, con il quale gli Ufo vengono comunemente chiamati negli Stati Uniti. In piena guerra fredda, Hollywood ha riempito i suoi film degli anni 50 e 60 di dischi volanti, pilotati da creature non sempre amichevoli, simbolo del potere sovietico che minacciava l’America. Ne è nata una psicosi collettiva e si vedevano astronavi aliene dappertutto.
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giovedì 15 gennaio 2015
In Inghilterra il racconto shock di un ex poliziotto: “sono stato rapito dagli alieni”
I racconti
di “Abduction” ( rapimenti alieni ) nel mondo sono numerosi, le
testimonianze nel corso degli anni si sono moltiplicate, per un fenomeno
incredibile che sconvolge la vita delle persone direttamente coinvolte.
Una nuova testimonianza ci giunge direttamente dall’Inghilterra, da un
ex poliziotto che dopo anni di oppressione e dubbi ha deciso di rompere
il silenzio.
Questa storia inizia proprio cosi: “sono stato rapito dagli alieni”….
Alan
Godfrey attualmente ha 67 anni, un uomo inglese la quale vita e carriera
è stata turbata da un evento capitato direttamente sulla sua pelle.
Alan ex poliziotto di Todmorden, un paese della contea inglese del West
Yorkshire, è stato testimone di un avvenimento incredibile che ha
segnato la sua vita, facendogli perdere quasi tutto quello che aveva.
Pochi
giorni fa, durante una serata di beneficenza in un teatro di Todmorden,
Alan ha raccontato la sua storia, lasciando a bocca aperta e
terrorizzando i presenti. Dobbiamo tornare indietro nel tempo e
precisamente al 28 novembre 1980.
Alan si
trovava a Todmorden e stava perlustrando una zona rurale, luogo di
misteriose sparizioni di capi di bestiame. Mentre stava guidando la sua
auto si è accorto della presenza nel cielo di un grosso Ufo a forma di
diamante. Un oggetto silenzioso alto circa 6 metri e lungo 12. Alan
cercò di avvertire la centrale ma misteriosamente la radio era fuori
servizio, dunque decise di fare un disegno di quello che stava vedendo.
Quell’oggetto venne visto da altre persone, tra i quali alcuni colleghi
di Godfrey.
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