Lo hanno trovato dopo circa 8 secoli ancora in buono stato e con un paletto conficcato nel petto che lascia poco spazio all'immaginazione: uno scheletro rinvenuto durante degli scavi presso le rovine di Perperikon, nel sud della Bulgaria, è quasi certamente di un uomo che nel XIII secolo, in età medievale, è stato ucciso utilizzando una tipica pratica per eliminare i vampiri. La notizia ha subito suscitato l'interesse degli appassionati del mito di Dracula e dei vampiri, ma anche il mondo della ricerca storico - scientifica sta seguendo con entusiasmo la scoperta del professor Ovcharov che ha già dato una prima spiegazione storica di quel tipo di esecuzione. L'archeologo è molto famoso per aver portato alla luce numerosi scavi risalenti ad epoca antica, e stavolta stava lavorando per riportare alla luce Perperikon, città situata in Tracia, nella Bulgaria meridionale. Il sito era abitato già 5000 anni fa, ma solo da vent'anni è stato scoperto: gli studiosi ritengono che in quel luogo vi fosse un tempio dedicato a Dioniso, la famosa divinità del vino, dell'estasi e della libertà dei sensi. Proprio mentre venivano effettuati gli scavi dell'antica città di Perperikon è stata rinvenuta la tomba che racchiudeva lo scheletro con un palo infilato in petto.

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