di
Giulietto Chiesa - 24 Settembre 2011
martedì 11 settembre 2012
11 SETTEMBRE: LE VERITA' NASCOSTE
La battaglia per la verità sull'11 settembre (2001) è in un momento di svolta piuttosto interessante. Si è costituito il Consensus 9/11 Panel che raccoglie 22 esponenti internazionali, esperti, scienziati, ricercatori, militari, piloti, filosofi etc.
Importante il metodo seguito. I punti di consenso sono stati definiti con il "metodo Delphi",
spesso usato per ricerche scientifiche, particolarmente in campo
medico, consistente nel consultare le opinioni di persone che non si
conoscono l'un l'altra e le cui risposte sono quindi esaminabili solo in
base al loro contenuto e non in base alla conoscenza di chi le ha
formulate. La scelta degli interlocutori è stata effettuata da un gruppo
ristretto di esperti, guidato da David Ray Griffin,
che ha anche formulato le domande iniziali corredandole con un'ampia
documentazione scritta e di filmati e con una esauriente bibliografia.
domenica 26 agosto 2012
Gollum di Panama
Agli inizi del settembre 2009, nei
pressi di Cerro Azul (Panama) è stata trovata una strana creatura grigiastra dal
corpo gommoso, subito soprannominata "il Gollum", data la somiglianza con la
creatura del romanzo di Tolkien "Il signore degli anelli".
Dei bambini stavano giocando sulle rive di un lago, quando all'improvviso notarono uno strano essere che si stava dirigendo verso di loro arrampicandosi a delle rocce; impauriti dalla cosa, iniziarono a scagliare contro l'animale numerosi sassi fino a stordirlo, per poi arrivare ad ucciderlo a bastonate. Subito dopo aver costatato la morte della creatura la gettarono in acqua e corsero a chiamare i loro genitori che inizialmente, pensarono ad una storia inventata dai bambini che come si sa hanno una fervida immaginazione. Arrivati sul posto, i genitori si stupirono alla vista del "mostro", lo fotografarono e chiamarono subito le autorità del posto.
La creatura lunga 150 centimetri, ha delle braccia lunghe come un bradipo ma privo di peli, di colore grigiastro e ha il corpo gommoso, sembrerebbe quasi senza ossa; queste caratteristiche hanno fatto subito pensare ad una mutazione sconosciuta dell'animale o ad un esemplare malato.
Attualmente non si sa ancora nulla di più sull'animale, come già detto alcuni suppongono che si tratti di un bradipo mutante, ma terorie più esotiche lo reputano un esperimento genetico malriuscito da parte di non si sa chi.
Sviluppi
Non si sa ancora molto sulla vicenda; Melquiades Ramos, un esperto del National Environmental Authority disse che avrebbe esaminato l'animale e fornito spiegazioni ma ancora oggi non si sa niente di più sull'animale. Questo silenzio a fatto pensare ad uno scherzo ben riuscito, le autorità però non hanno comunicato ancora nulla sul caso.
A distanza di quasi due anni abbiamo sempre solo queste immagini (guarda fotogallery sotto) che fecero rapidamente il giro del mondo...
Dei bambini stavano giocando sulle rive di un lago, quando all'improvviso notarono uno strano essere che si stava dirigendo verso di loro arrampicandosi a delle rocce; impauriti dalla cosa, iniziarono a scagliare contro l'animale numerosi sassi fino a stordirlo, per poi arrivare ad ucciderlo a bastonate. Subito dopo aver costatato la morte della creatura la gettarono in acqua e corsero a chiamare i loro genitori che inizialmente, pensarono ad una storia inventata dai bambini che come si sa hanno una fervida immaginazione. Arrivati sul posto, i genitori si stupirono alla vista del "mostro", lo fotografarono e chiamarono subito le autorità del posto.
La creatura lunga 150 centimetri, ha delle braccia lunghe come un bradipo ma privo di peli, di colore grigiastro e ha il corpo gommoso, sembrerebbe quasi senza ossa; queste caratteristiche hanno fatto subito pensare ad una mutazione sconosciuta dell'animale o ad un esemplare malato.
Attualmente non si sa ancora nulla di più sull'animale, come già detto alcuni suppongono che si tratti di un bradipo mutante, ma terorie più esotiche lo reputano un esperimento genetico malriuscito da parte di non si sa chi.
Sviluppi
Non si sa ancora molto sulla vicenda; Melquiades Ramos, un esperto del National Environmental Authority disse che avrebbe esaminato l'animale e fornito spiegazioni ma ancora oggi non si sa niente di più sull'animale. Questo silenzio a fatto pensare ad uno scherzo ben riuscito, le autorità però non hanno comunicato ancora nulla sul caso.
A distanza di quasi due anni abbiamo sempre solo queste immagini (guarda fotogallery sotto) che fecero rapidamente il giro del mondo...
Galleria Fotografica
domenica 5 agosto 2012
Paesi fantasma e villaggi abbandonati in Val Borbera (Al)
In val Borbera in Provincia di Alessandria ci sono sette borghi, tutti abbandonati nel corso degli anni Sessanta, tranne uno:
- Rivarossa, frazione di Borghetto di Borbera.
- Avi, frazione di Roccaforte Ligure.
- Camere Nuove, frazione di Mongiardino Ligure.
- Connio Vecchio e Chiappato, frazioni di Carrega Ligure.
- Ferrazza, frazione di Carrega Ligure, recuperata negli anni Novanta.
- Reneuzzi, frazione di Carrega Ligure, legato alla presenza di fantasmi, a seguito della storia, di una giovane coppia degli anni Cinquanta, forse l’unica in grado di avere ancora figli in paese. I due non sono ancora sposati e la ragazza comunica al compagno di avere preso la decisione di lasciarlo e abbandonare il paese per andare a cercare il lavoro a fondo valle. Il ragazzo reagisce male: la rapisce e la porta nei boschi. Allarmati, gli altri abitanti corrono a cercarli. Viene trovata solo la ragazza, morta, forse uccisa con un colpo di roncola. Pochi giorni più tardi un cacciatore troverà anche il corpo dell’uomo, che nel frattempo si è suicidato.
Fonte
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Renèuzzi, talvolta chiamato Renèuzi, Renèusi, Renéixi (pron. Renéisci) o in genovese Reneuxi, è una frazione disabitata del comune di Carrega Ligure, in provincia di Alessandria, situata in alta val Borbera a 1.075 m d'altezza sul versante nord del monte Antola. Il villaggio fu abbandonato nel 1961. Conserva l'Oratorio di San Bernardo abate, a cui è stato rimosso il campanile.
Non raggiunto dalla strada carrozzabile, è collegato da un'antica mulattiera alle frazioni di Campassi e Vegni, mentre un sentiero permette di raggiungere la vetta del monte Antola.
Continua qui
La tragedia di Bellomo Davide, morto a 31 anni, ultimo abitante di quello sperduto, straordinario paese.
Reneuzzi
I paesi abbandonati attorno a Genova
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- Rivarossa, frazione di Borghetto di Borbera.
- Avi, frazione di Roccaforte Ligure.
- Camere Nuove, frazione di Mongiardino Ligure.
- Connio Vecchio e Chiappato, frazioni di Carrega Ligure.
- Ferrazza, frazione di Carrega Ligure, recuperata negli anni Novanta.
- Reneuzzi, frazione di Carrega Ligure, legato alla presenza di fantasmi, a seguito della storia, di una giovane coppia degli anni Cinquanta, forse l’unica in grado di avere ancora figli in paese. I due non sono ancora sposati e la ragazza comunica al compagno di avere preso la decisione di lasciarlo e abbandonare il paese per andare a cercare il lavoro a fondo valle. Il ragazzo reagisce male: la rapisce e la porta nei boschi. Allarmati, gli altri abitanti corrono a cercarli. Viene trovata solo la ragazza, morta, forse uccisa con un colpo di roncola. Pochi giorni più tardi un cacciatore troverà anche il corpo dell’uomo, che nel frattempo si è suicidato.
Fonte
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Renèuzzi, talvolta chiamato Renèuzi, Renèusi, Renéixi (pron. Renéisci) o in genovese Reneuxi, è una frazione disabitata del comune di Carrega Ligure, in provincia di Alessandria, situata in alta val Borbera a 1.075 m d'altezza sul versante nord del monte Antola. Il villaggio fu abbandonato nel 1961. Conserva l'Oratorio di San Bernardo abate, a cui è stato rimosso il campanile.
Non raggiunto dalla strada carrozzabile, è collegato da un'antica mulattiera alle frazioni di Campassi e Vegni, mentre un sentiero permette di raggiungere la vetta del monte Antola.
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I paesi fantasma della Val Borbera |
Reneuzzi
I paesi abbandonati attorno a Genova
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sabato 28 luglio 2012
Perché la Terra è così asciutta? Mistero che affonda nel passato
L'acqua costituisce solo una piccola parte del nostro pianeta, meno dell'1% dell'intera massa, in contrasto con quanto previsto dalle teorie sulla formazione dei pianeti. Un nuovo modello prova a far luce su questo mistero di MASSIMILIANO RAZZANO
FIUMI che scorrono per centinaia di chilometri, ghiacciai giganteschi e
oceani che ricoprono quasi tre quarti della superficie terrestre. Non è
un caso se chiamiamo la Terra il pianeta azzurro. Ma l'apparenza
inganna, perché in realtà l'acqua costituisce meno dell'1% dell'intera
massa del nostro pianeta. Inoltre, si ritiene che gran parte dell'acqua
sia stata portata sulla Terra dalle comete in un lontano passato. Perché
la Terra è così "asciutta"? Non è facile rispondere basandosi sulle
teorie attuali, ma un nuovo studio potrebbe fornire una nuova
spiegazione a questo mistero circa il nostro pianeta.
LE FOTO 1
Mario Livio e Rebecca Martin dello Space Telescope Science Institute (STScI 2) di Baltimora, hanno infatti elaborato un nuovo modello per descrivere il disco protoplanetario da cui sono nati i pianeti del Sistema Solare. Al contrario di quanto creduto finora, i ricercatori ritengono infatti che la Terra si sia formata in un ambiente così caldo da vaporizzare tutto il ghiaccio esistente nell'orbita terrestre, lasciando così il nostro pianeta "all'asciutto". Queste conclusioni, descritte in un articolo 3in pubblicazione sulle Monthly Notices of the Royal Astronomical Society (MNRAS), aiutano a far luce sul passato del nostro pianeta e forniscono nuovi indizi per stimare l'abbondanza dei pianeti di tipo terrestre nella nostra Galassia.
Continua qui
venerdì 27 luglio 2012
Torino, il mistero del fachiro che levita in via Garibaldi
La scena non può che suscitare curiosità. Un uomo sospeso a mezz'aria
all'angolo tra via Garibaldi e Via XX Settembre, fermo, immobile, con
solo una mano appoggiata a un bastone e il resto del corpo a un metro
dal suolo in un equilibrio perfetto. La gente incuriosita si ferma
intorno al fachiro che levita avvolto in un pesante mantello e dai
capannelli si formulano ipotesi per cercare di capire il trucco. I più
scettici parlano di una piccola sedia che c'è ma non si vede mentre una
signora, piegandosi per lasciare qualche moneta nel piattino del fachiro
esclama:”Complimenti, che muscoli!”. Tuttavia la soluzione non è nella
forza del braccio, ma in un vecchio trucco indiano
Il video
Il video
Mistero del fachiro: la soluzione è su YouTube
domenica 15 luglio 2012
Un libro per le tre streghe di Carezzano bruciate sul rogo
Venerdì
16 giugno, a Novi Ligure, verrà presentato il bel libro sulla
stregoneria dal titolo "12 luglio 1520".
La data è quella - storica - nel corso della quale tre donne di
Carezzano, sulle colline del tortonese, finirono sul rogo, bruciate vive
a seguito di una condanna per stregoneria.
Autrice dei tre racconti che compongono l'opera è Maria Angela Damilano,
già Sindaco di Carbonara Scrivia ed oggi insegnante presso la Scuola
Media G. Boccardo di Novi Ligure nella cui aula magna, alle ore 21,
verrà presentato ufficialmente il libro.
"L'opera è un'opera di fantasia - chiarisce l'autrice - ma prende lo
spunto da un fatto di cronaca reale di cui rimangono non solo tracce
toponomastiche, tant'è vero che ancora oggi il colle di Carezzano su cui
furono bruciate sul rogo le tre donne si chiama "bric delle streghe",
ma anche documentali visto che è rimasto l'incartamento del "processo"
concluso con la condanna per stregoneria eseguita appunto il 12 luglio
1520.
Partendo da queste basi storiche ho voluto ricostruire proprio quella
giornata attraverso tre racconti diversi.
Il primo è quello di Parmina", definita negli atti del processo
"Magistra delle streghe", che narra il suo ultimo giorno di vita; il
secondo è il racconto della giornata vissuta da Antonio Ricci, vicario
del Vescovo e giudice al processo per stregoneria, l'ultimo racconto è
quello di "Tumas", Tommaso, un ragazzino del paese"
I processi per stregoneria, insomma, non sono come verrebbe spontaneo
pensare episodi a noi lontani, ma parte ancor viva del bagaglio
culturale della nostra terra e delle nostre coscienze, e il libro di
Maria Angela Damilano ce lo ricorda in maniera chiara.
La serata sarà in clima "stregonesco", tanto è vero che la presentazione
sarà tutt'altro che canonica: ci saranno musiche (infernali???) e brani
recitati, e il tutto si concluderà in allegria con un "rinfresco
stregonesco" sui cui ingredienti, come in ogni storia di stregoneria che
si rispetti, vige il più rigoroso segreto...
6/6/2006
domenica 8 luglio 2012
I dieci misteri irrisolti della storia
Cosa c’è di più interessante di un mistero?
Nonostante gli sforzi dei più grandi storici, dei maggiori esperti di
crittografia e dei migliori cacciatori di tesori, la storia è piena di enigmi che continuano a confonderci ancora oggi. Eccovi la lista di dieci tra i più grandi misteri ancora senza risposta.
1. Il manoscritto di Voynich. Il manoscritto
Voynich (dal nome del libraio polacco-americano Wilfrid M. Voynich, che
lo acquistò nel 1912) è un dettagliato libro di 240 pagine scritto in
una lingua e con una calligrafia completamente sconosciuti. Le sue
pagine contengono anche disegni colorati di strani diagrammi, figure e
piante che non sembrano appartenere alle specie conosciute. L'autore del
manoscritto rimane sconosciuto, ma con la datazione al carbonio si è
scoperto che fu scritto tra 1404 e 1438.
2. Kryptos. Kryptos è una scultura
misteriosa criptata, realizzata dall'artista Jim Sanborn, che si trova
davanti al quartier generale della CIA a Langley, in Virginia. La
scultura contiene quattro iscrizioni: se tre di esse sono state
decifrate, mentre la quarta resta un mistero. Nel 2006 Sanborn ha
svelato che nella prima iscrizione ci sono indizi sull'ultima, e nel
2010 ha fornito un altro indizio: le lettere 64-69 NYPVTT della parte 4
nascondono la parola “Berlin”.
3. Beale Ciphers. I Beale Ciphers sono un insieme di tre testi cifrati che presumibilmente rivelano la posizione di uno dei più grandi tesori
sepolti nella storia degli Stati Uniti: tonnellate di oro, argento e
gioielli. Il tesoro fu scoperto originariamente da un uomo misterioso di
nome Thomas Jefferson Beale nel 1818, mentre faceva il minatore in
Colorado. Dei tre testi, solo il secondo è stato decifrato.
4. Il Disco di Phaistos. Scoperto
dall’archeologo italiano Luigi Pernier nel 1908 nel palazzo minoico di
Festo, l’omonimo disco è fatto di argilla cotta e contiene dei simboli misteriosi
che potrebbero rappresentare una forma sconosciuta di geroglifici. Si
ritiene sia stato progettato nel corso del secondo millennio avanti
Cristo.
5. L’iscrizione Shugborough. Guardando attentamente lo Sheperd’s Monument, monumento del XVIII secolo nello Staffordshire, in Inghilterra,
si noterà una sequenza di lettere: DOUOSVAVVM. Questo codice è rimasto
un mistero per oltre 250 anni. Anche se l'identità dello scultore resta
sconosciuta, alcuni hanno ipotizzato che il codice potrebbe essere un
indizio lasciato dai Cavalieri Templari sul luogo in cui è custodito il Santo Graal.
6. Il caso Tamam Shud. Considerato
uno dei più grandi misteri australiani, il caso Tamam Shud ruota
attorno ad un uomo trovato morto nel dicembre 1948 sulla spiaggia di
Somerton, ad Adelaide, e che non venne mai identificato. In una tasca
cucita all'interno dei pantaloni dell’uomo fu trovato un piccolo pezzo
di carta con le parole "Tamam Shud". La frase si può tradurre come
“tempo indeterminato” o “esaurito”, ed è la frase usata nell'ultima
pagina di una raccolta di poesie intitolata “The Rubaiyat”, di Omar
Khayyam. Mistero nel mistero, successivamente fu trovata una copia della
raccolta Khayyam che al suo interno conteneva un codice scarabocchiato e
che si pensa sia stato lasciato dall’uomo trovato morto sulla spiaggia.
7. Il segnale “Wow!”. Jerry Ehman, volontario del SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence), potrebbe essere il primo uomo ad aver ricevuto un messaggio da un mondo alieno.
Una notte d'estate del 1977 Ehman stava analizzando le onde radio
provenienti dallo spazio profondo, sperando di captare un segnale
inviato da alieni intelligenti, quando notò qualcosa di strano nelle sue
misurazioni. Il segnale durò 72 secondi, il più lungo periodo di tempo
che poteva essere misurato con la matrice che stava usando Ehman. Era
forte e sembrava essere trasmesso da un luogo in cui nessun uomo era mai
giunto prima: dalla costellazione del Sagittario,
vicino alla stella Tau Sagittarii, a 120 anni luce di distanza. Ehman
scrisse le parole "Wow!" sul foglio originale del segnale, da cui il
nome “Segnale Wow!”. Tutti i tentativi di individuare nuovamente quel
segnale fallirono, portando a molti dibattiti e misteri sulle sue
origini e sul suo significato.
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