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Il disegno dell’uovo di struzzo di Saqqara raffigura le Piramidi di Giza: ecco le prove !

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Oggi mi rechero’, virtualmente, di nuovo, in Egitto presso Assuan per analizzare un uovo di struzzo mostrato dal commentatore televisivo esperto in misteri Giacobbo alcuni mesi fa’  sul quale e’ presente  un disegno un po’ strano: tre triangoli  che potrebbero essere le Piramidi di Giza che il presunto possessore dell’uovo avrebbe visto e disegnato…., cosa strana e’ che questo uovo di struzzo e’stato datato col metodo carbonio 14 tra il 4000 4500 a.C. mentre si sostiene che le Piramidi di Giza siano state costruite intorno al al 2570 a.C. una cosa che se provata imbarazzerebbe la classica egittologia… Gia’ nel mio precedente viaggio virtuale dopo aver fatto un resoconto della Grande Piramidi mostrai tutti i limiti di una teoria che indica come Cheope il suo costruttore, fatto basato su labili prove Da Erodoto che si basa sul racconto di sacerdoti egizi, da un semplice ed errato nomignolo trovato in una delle stanze della piramide frutto della frode dell’ ex colonnello Vyse che con Hi

L'arca di Noè era rotonda

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di Sabrina Pieragostini Un'alluvione catastrofica sta per distruggere l'umanità. Dio si rivolge al suo prediletto e gli rivela come salvare la sua famiglia e tutti gli animali, facendoli salire a due a due su una nave costruita seguendo le sue indicazioni. Se pensate di aver già sentito questa storia, avete proprio ragione: sembra proprio il racconto di Noè e dell'Arca. Ma in realtà, questo non è il testo biblico, ma la traduzione di una tavoletta mesopotamica che ha riservato una novità inattesa. Quel piccolo blocco di argilla, antico di quasi 4 mila anni e ricoperto di parole incise in cuneiforme, è stato definito uno dei più importanti documenti mai scoperti. A leggerlo ed interpretarlo, è stato un curatore del British Museum, Irving Finkel, che ha subito capito di trovarsi di fronte alla  descrizione del Diluvio Universale , se non fosse per un dettaglio assolutamente originale: nel testo, vengono date indicazioni per costruire una e

Scoperto pianeta cugino della Terra “È abitabile, forse acqua in superficie”

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L’ annuncio della Nasa: è in orbita attorno a una stella nana. È più grande del 10% rispetto al nostro pianeta. Potrebbe ospitare alcune forme di vita Scoperto il primo pianeta roccioso di dimensioni del tutto simili a quelle della Terra sul quale potrebbe scorrere acqua allo stato liquido: una condizione fondamentale, questa, per poter ospitare forme di vita. Si trova nel nostro stesso “angolo” della Via Lattea ed è stato identificato dall’occhio del più celebre «cacciatore di pianeti» della Nasa, il telescopio spaziale Kepler. Le sue caratteristiche sono riassunte in una dettagliata “carta d’identità” pubblicata sulla rivista Science. Chiamato Kepler-186f, il nuovo pianeta è più grande del 10% rispetto alla Terra ed è il più esterno di cinque pianeti che ruotano intorno ad una nana rossa (una stella più piccola e fredda del nostro Sole) distante 500 anni luce. Secondo i calcoli della Nasa, Kepler-186f completa la sua orbita in 130 giorni, e la distanza

Le Trasmissioni Segrete Della NASA - La Pistola Fumante (The Secret NASA Transmissions - The Smoking Gun)

Martin Stubbs, manager di un’emittente televisiva canadese, registrava le trasmissioni ufficiali delle missioni Shuttle della NASA quando scoprì, impresse nei nastri, delle strane “anomalie” presenti spesso nello spazio vicino alle navette terrestri. Quegli avvistamenti rappresentano una importante prova dell’esistenza di “oggetti” non terrestri presenti nello spazio perché le immagini in cui compaiono sono quelle trasmesse in diretta dalla stessa NASA in un periodo, inoltre, in cui non era ancora presente la tecnologia digitale di oggi. Tutto questo convalidato anche dai colloqui in diretta tra gli astronauti al lavoro fuori dalle navette e la basa a terra, dialoghi in cui si fa spesso riferimento ad oggetti non identificati e che spesso vengono censurati o addirittura secretati. Nonostante le spiegazioni ufficiali di ciò che di strano compare nei nastri è evidente che non si tratta di qualcosa spiegabile solamente come un fenomeno naturale, come dimostrerà Martin nel co

LA CREAZIONE DELL'UOMO

a cura di Filippo Cozzatelli Quando i Nefilim arrivarono, circa 450.000 anni fa, un terzo della Terra era coperto da ghiacci (seconda glaciazione), il livello dei mari era più basso (fino a 200 metri) e le condizioni climatiche di alcuni luoghi erano decisamente diverse da come le conosciamo ora. Scelsero tre luoghi che a turno divennero il centro di una civiltà antica: la regione del Nilo, quella dell’Indo e quella del Tigri e dell’Eufrate, tutte ricche di acqua, petrolio (tranne quella dell’Indo) e con un clima temperato. La prima città fondata fu Eridu, poi ne seguirono altre sei, ma la cosa importante è che non furono costruite in modo casuale, ma con una logica ben precisa: il Monte Ararat domina l’altopiano armeno con il suo diametro di 40 km e con le due altissime cime perennemente innevate (Piccolo Ararat e Grande Ararat) ed è adattissimo per farci passare un immaginario meridiano che va ad intersecare il corso dell’Eufrate, inoltre è un luogo accessibile sia via

Gesù aveva una moglie? Ecco il papiro che “svela il mistero”

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La scienza conferma: il frammento in cui si fa riferimento alla sposa del Cristo è antico e non un falso di età moderna.   Poco più di un brandello di papiro (circa quattro centimetri di altezza per nove di lunghezza) sul quale si dibatte da diversi anni, tra l’entusiasmo e lo scetticismo di quanti credono di avere tra le mani la chiave per svelare un segreto del passato contrapposti a coloro i quali sollevano ancora leciti sospetti. Adesso però giunge la conferma del mondo scientifico a porre fine alla controversia che va avanti dal 2012: dopo due anni di accurate indagini diagnostiche, la Harvard Divinity School ha infatti annunciato che il frammento in questione non sarebbe affatto un falso di età moderna ma che risalirebbe ad un arco di tempo compreso tra il VI ed il IX secolo. Il suo contenuto testuale, però, potrebbe essere ancora più antico: ma perché ci interessa tanto? Continua qui  

Il mistero della strana pietra sul fondo del lago di Tiberiade

Pesa 60 mila tonnellate ed è a forma di cono. Nessuno riesce a spiegare con certezza la sua origine   Maurizio Molinari C’è un mistero in fondo al Lago di Tiberiade: si tratta di una pietra da 60 mila tonnellate a forma di cono di cui nessuno archeologo riesce a spiegare con certezza l’origine. Rilevata per la prima volta dai sonar di un gruppo di ricercatori israeliani nel sud-est del Lago nel 2003, la gigantesca pietra è oggetto di un lungo e dettagliato studio pubblicato sull’ultimo numero dell’”International Journal of Nautical Archeology”. La misteriosa struttura anzitutto è grezza, a forma di cono, composta da pietre e sassi di basalto, misura 7 metri di altezza e 70 di diametro ovvero oltre il doppio della cornice esterna della pietra di Stonehenge. Strutture simili in pietra sono in genere note per essere, in altre regioni, delle tombe ma nessuno degli archeologi e ricercatori che ha esaminato le immagini dei fondali è giunto a simili conclusioni. I som

La Sindone

La "storia" e i suoi limiti nella vicenda della Sindone E' storicamente documentato che la Sacra Sindone si trovava in Francia nel 1353 o poco prima, ed è noto l'itinerario da essa percorso per giungere a Torino, ove tuttora si trova. ( 1 ) Altrettanto certo è che si tratti di un lenzuolo mortuario che, per l'immagine di un uomo che mostra sul corpo segni compatibili con la Passione di Cristo, è sorprendentemente simile a quello che per secoli fu conservato ed esposto alla venerazione dei fedeli ogni venerdì nella chiesa di Santa Maria di Blacherne a Costantinopoli. Tra i visitatori illustri cui gli imperatori bizantini mostrarono il Telo tra il 1171 e il 1203, figurano Guglielmo, cancelliere del Regno di Gerusalemme e arcivescovo di Tiro, e Almerico re di Gerusalemme. Ma da Costantinopoli scomparve nel tragico 1204, quando la città fu espugnata e saccheggiata dai Cavalieri della IV crociata. Molti cimeli di grande valore devozionale e artistico

Ecco il “primo extraterrestre” caduto sulla Terra

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In un meteorite caduto nello Sri Lanka il 29 dicembre 2012 sarebbero state trovate delle alghe fossilizzate. Le foto sono eccezionali. I ricercatori escludono la contaminazione. Inoltre vi sarebbero evidenze di strutture rotonde simili a strutture scoperte anni fa in India che sembravano provenire dallo spazio. Se la scoperta venisse confermata sarebbe davvero rivoluzionaria. Per la prima volta sarebbe stato scoperto con certezza matematica la presenza di un extraterrestre in un meteorite caduto nello Ski Lanka. L’”extraterrestre” è un’alga , una diatomea. A pubblicare sul Journal of Cosmology l’eccezionale scoperta sono tre ricercatori della University of Buckingham (UK) (N.C. Wickramasinghe), della Cardiff University (UK) (J. Wallis) e del Medical Research Institute, Colombo, Sri Lanka (D.H. Wallis). Continua qui

Il misterioso Mercurio

Da un paio di anni la sonda della Nasa chiamata Messenger è in orbita attorno a Mercurio , il più infernale dei pianeti del sistema solare. Di questo pianeta si conosceva molto poco perché era stato sorvolato solo un paio di volte, ma nessuna sonda si era inserita in orbita per studiarlo da vicino. Messenger ora, ci sta svelando un pianeta davvero irriconoscibile. Si era sempre pensato che esso fosse ricoperto unicamente da crateri , come quelli lunari , ma le decine di migliaia di immagini arrivate a Terra mostrano con sempre maggior chiarezza che anche su quel pianeta numerosi furono i vulcani attivi nel passato. Continua qui

La Piramide di Cheope

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Una delle costruzioni più grandi mai realizzate dall'uomo. S'innalza verso il cielo da parecchie migliaia di anni nella piana di Giza in Egitto. Le sue misure sono: lato settentrionale 230 m e 25.05 cm, lato occidentale 230 m e 35.65 cm, lato orientale 230 m e 39.05 cm ed infine lato meridionale 230 m e 45.35 cm, per una altezza di 146 m. Il tutto per un peso di circa 6.000.000 di tonnellate e un' area di 13.1 acri. Gli angoli alla base sono quasi perfetti: angolo sud-est 89° 56'e  27", quello di nord-est 90° 3' 2", quello di sud-ovest 90° 0' 33", e quello di nord-ovest 89° 59' 58" (appena due secondi d'arco di differenza).      Secondo stime affidabili, la Piramide consiste di un totale di circa 2.300.000 blocchi di pietra calcarea e granito, con pesi che variano dalle 2.5 tonnellate alle 70 tonnellate. Non solo, ma bisogna aggiungere anche un rivestimento simile a uno specchio di 22 acri costituito, da 115.000 pietr

Mega-eruzioni, epidemie, asteroidi e alieni: quanti rischi per la Terra dopo la profezia Maya

L'annuale rapporto redatto dal World Economic Forum elenca in un centinaio di pagine tutti i fenomeni naturali che potrebbero distruggere il nostro pianeta. Compresa la possibilità della scoperta di vita extraterrestre. E suggerisce che preoccuparsi non servirebbe a niente di ELENA DUSI PENSAVAMO di essere scampati alla profezia dei Maya. E invece c’è poco da star tranquilli, se teniamo conto di tutte le catastrofi in grado di spazzar via il nostro pianeta dalla sera alla mattina. Si tratta di quei fenomeni naturali che, da quando mondo è mondo, hanno punteggiato la storia della Terra. Mega-eruzioni, tempeste solari, esplosioni di raggi gamma nell’universo, epidemie e ovviamente asteroidi, tsunami o incontri extraterrestri: eventi talmente imprevedibili, fantasmagorici, apocalittici che nemmeno preoccuparsi servirebbe a nulla.   Continua qui