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Shanidar, il neanderthaliano sopravvissuto grazie agli amici

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Aveva problemi all'udito, era claudicante e senza avambraccio   Lo hanno chiamato Shanidar , come la grotta in cui sono stati trovati i suoi resti, aveva perso un avambraccio, era claudicante e aveva problemi di udito, ma nonostante ciò aveva raggiunto la venerabile età di 40 anni grazie alla solidarietà dei suoi amici, neanderthaliani come lui. Vissuto circa 50.000 anni fa in quello che oggi è il Kurdistan iracheno, Shanidar non avrebbe potuto sfuggire ai predatori e ad altri pericoli senza un aiuto. La sua storia singolare è stata ricostruita, e pubblicata sulla rivista Plos One, da Erik Trinkaus, dell'università americana di Washington a St. Louis, e da Sébastien Villotte, del Consiglio nazionale francese per la ricerca scientifica (Cnrs). Impossibile dire come Shanidar possa essersi ferito al braccio e alle gambe, nessuno può dire se sia accaduto in una battuta di caccia o per difendersi da un predatore, o ancora per una brutta caduta, ma di certo er

Cosa c’è nei documenti sull’uccisione di Kennedy diffusi da Trump

Dalle preoccupazioni dell'FBI ai sospetti sull'Unione Sovietica, potrebbero offrire nuovi dettagli sulla morte più discussa negli ultimi 50 anni negli Stati Uniti Ieri il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha reso pubblici oltre 2.800 documenti legati all’ uccisione di John Fiztgerald Kennedy , un assassinio che da oltre 50 anni interessa l’opinione pubblica statunitense e che è stato alla base di innumerevoli teorie su complotti e cospirazioni. Trump ha però accolto la richiesta di FBI e CIA di non rendere pubbliche altre migliaia di documenti legate al caso Kennedy, lasciando alle agenzie di intelligence sei mesi per rivederli e determinare se la loro pubblicazione possa influire sulla sicurezza nazionale. Nelle ultime ore giornalisti, storici, politici e appassionati del complotto hanno iniziato a consultare la documentazione, ma saranno probabilmente necessarie settimane prima di avere un quadro completo del contenuto, che comunque non dovrebbe po

In Sardegna spunta uno scheletro gigante ed è subito silenzio

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Uno scheletro umano probabilmente molto antico e quasi certamente GIGANTE. Eh si, avete letto bene ma… quanto sarà gigante questo scheletro? Le ossa umane sono state scoperte nel corso degli scavi archeologici nel nuraghe Barru. Ci troviamo in Sardegna al confine tra Guasila e Guamaggiore. “ Era sepolto a circa 80 centimentri di profondità e stando ad alcuni testimoni è di dimensioni notevoli ” leggiamo sul quotidiano l’Unione Sarda, che prosegue: “ Ha un femore enorme ” spiega “ il sindaco di Guamaggiore, Nello Cappai, subito accorso sul luogo del ritrovamento “. Contattato telefonicamente dal nostro team esplorativo, Cappai, ha preferito non scucire parola solo dopo averci rivelato: “ sta arrivando il mondo qui, tutti ci chiamano e quindi c’è molto fermento. Sarò io a chiamarvi per una conferenza stampa che faremo con la soprintendenza archeologica e le amministrazioni comunali della zona. Continua qui

Dopo la morte la nostra mente continua a funzionare

Secondo uno studio inglese dopo il decesso la nostra mente continua a funzionare, anche se il corpo è clinicamente morto La nostra mente continua a funzionare anche dopo la morte . A svelarlo una ricerca svolta dall’ Università di Southampton secondo cui, anche quando “tutto è finito”, il cervello continuerebbe a mantenere una certa consapevolezza, pur non funzionando più. La teoria, piuttosto controversa, è nata dopo un’attenta ricerca che ha coinvolto più di 2 mila persone che avevano subito un arresto cardiaco in oltre 15 ospedali situati in Austria, Stati Uniti e Gran Bretagna . Secondo i dati raccolti il 40% dei sopravvissuti avevano dei ricordi riguardo un’esperienza vissuta nel momento in cui il paziente era stato considerato clinicamente morto. “Sappiamo che il cervello non può funzionare quando il cuore smette di battere – ha spiegato Sam Parnia , lo studioso che ha guidato la ricerca -. Ma in questo caso la consapevolezza cosciente sembra essere rimasta attiva

I super maiali che hanno sconvolto il mondo

In Cambogia vengono allevati alcuni super maiali che assomigliano a Hulk e hanno sconvolto il mondo Arrivano dalla Cambogia i super maiali che hanno sconvolto il mondo. Si tratta di animali che non sembrano affatto suini, ma assomigliano più a dei piccoli Hulk. Gli esemplari infatti presentano dei muscoli sviluppati all’inverosimile e particolarmente definiti. I maiali muscolosi vengono allevati in una fattoria in Cambogia, denominata  Duroc Cambodia . I proprietari della struttura si vantano di avere degli animali straordinari e sulla loro pagina Facebook pubblicano le foto che ritraggono i suini Hulk . Secondo la Peta gli esemplari sarebbero il frutto di alcune mutazioni genetiche . Tutto sarebbe iniziato nel 2015 quando alcuni scienziati hanno creato per la prima volta in laboratorio 32 suini . Ufficialmente il tentativo non era andato a buon fine e tutti gli animali erano morti , per la Peta però qualcuno sarebbe sopravvissuto e avrebbe dato vita ad una nuova speci

Ötzi: venticinque anni per una maledizione

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Articolo di Sofia Lincos e Roberto Labanti Venticinque anni fa, il 19 settembre 1991, i coniugi Erica ed Helmut Simon trovarono un corpo mummificato nei pressi del ghiacciaio del Similaun, al confine tra Italia e Austria, e più precisamente fra la Val Senales e l’Ötztal: dal nome di quest’ultima i resti vennero soprannominati “Ötzi”. Il recupero si presentò fin da subito abbastanza complesso: inizialmente si pensò di essere di fronte a quanto rimaneva di un alpinista disperso, e il primo tentativo di una squadra di soccorso austriaca non ebbe successo. Il 21 il corpo venne raggiunto dagli alpinisti altoatesini Hans Kammerlander e Reinhold Messner, e il 23 avvennero finalmente il recupero e il trasporto a Innsbruck, con modalità non ottimali che danneggiarono il reperto. La mummia venne identificata con quella di un uomo vissuto nell’Età del Rame (tra 5100 e 5300 anni fa), e per un po’ rimase contesa tra Italia e Austria: anche se venne immediamente stabilito che l

The Eye: la misteriosa isola che ruota su se stessa

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In Argentina c'è una misteriosa isola che cambia in continuazione posizione, ruotando su se stessa In Argentina si trova una misteriosa isola che ruota su se stessa. Soprannominata “The Eye”, ossia “L’Occhio” , per via della sua forma particolare, è situata fra Buenos Aires e Campana, vicino al delta del Parana . Ha un diametro di 120 metri ed è circondata da un canale che la fa sembrare appunto un occhio. L’isola è stata scoperta qualche tempo fa da Sergio Neuspillerm , un regista argentino specializzato in film sul paranormale. Il cineasta era alla ricerca della l ocation ideale per la sua ultima pellicola e “L’Occhio” sembrava perfetta per ambientare una storia su contatti con gli  alieni . Quando, settimane dopo, Sergio Neuspillerm è tornato sul luogo con i suoi collaboratori si è accorto che la location si era spostata. Da qui la scoperta: l’isola si muove costantemente, ruotando su se stessa. Da quel momento il regista ha iniziato a studiare il fenomeno e ha d