venerdì 31 agosto 2018

Il mistero degli abiti al mercurio di due mummie Inca

I corpi delle due ragazzine vittime di sacrificio umano erano avvolti in vesti tinte di cinabro, un pigmento rosso velenoso. Ma a cosa serviva questo tossico sudario?

Le mummie bambine nelle vesti velenose.

Tra i 500 e i 600 anni fa, due ragazze di 9 e 18 anni affrontarono il loro ultimo viaggio: una scarpinata di quasi 1.200 km dalla capitale Inca Cusco, nell'attuale Perù, fino al sito di Cerro Esmeralda ad Iquique, Cile. Una volta giunte alla meta finirono vittime di un sacrificio rituale, furono mummificate e infine sepolte con un ricco corredo: figurine metalliche, gioielli in argento, conchiglie e vesti di un colore rosso sgargiante.



Capacocha: i segreti dei sacrifici di bambini Inca

La storia delle due mummie del 1399-1475 d. C. è nota dal 1976, anno del loro ritrovamento. Ora però un articolo pubblicato sulla rivista Archaeometry fa emergere un dettaglio inquietante sui loro abiti: il colore rosso proveniva dal cinabro o solfuro di mercurio, un minerale tossico di origine vulcanica conosciuto presso altre antiche civiltà, ma mai finora attestato nelle antiche sepolture del Cile.


MACABRA NOVITÀ. Le analisi chimiche degli abiti sono state condotte dagli archeologi dell'Università di Tarapacá, in Cile, che si sono interrogati sul motivo di questa scelta. Per il colore rosso, i popoli delle Ande ricorrevano all'ematite, un ossido di ferro non tossico, largamente usato nell'abbigliamento e nel trucco. Il cinabro era utilizzato a scopo rituale nell'antica Roma, e presso civiltà del passato di Cina, Spagna, Etiopia. Ma in questo luogo del Cile settentrionale l'impiego del minerale, soltanto sulle vesti e non sul corpo delle bambine, suona come un dettaglio del tutto esotico. A che cosa serviva?


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giovedì 28 giugno 2018

Ufo hanno più volte rischiato di causare incidenti aerei

Il mezzo aereo resta quello più sicuro secondo le statistiche, che però mancano di riferire un fenomeno che a detta di molti osservatori sta aumentando in questi ultimi anni: le collisioni sfiorate con Ufo. Che poi l’Ufo sia un veivolo alieno o un aereo militare di qualche tipo, nessuno finora è stato in grado di dimostrarlo in un numero crescente di episodi, che meriterebbero quanto meno un approfondimento d’indagine.
COLLISIONE SFIORATA NEL 2014
Nel Gennaio 2014, ad esempio, The Telegraph riferì di una collisione sfiorata tra un Airbus A320 in avvicinamento a Heathrow all’altezza di 34 mila piedi con quello che il pilota riferì essere un oggetto volante non identificato della forma di un pallone di rugbypassato apparentemente a pochi piedi di distanza dall’aeromobile, tanto che il pilota dovette abbassare di colpo l’aeromobile per evitare la potenziale collisione.
Ma una volta che l’aereo fu a terra si vide chiaramente che a causare il danno doveva essere stata una collisione con un oggetto di dimensioni non proprio minuscole: pare da escludere possa essere stato un volatile (vista l’altitudine a cui si trovava l’aereo) o un pallone sonda (che non avrebbe causato un simile danno), mentre non si hanno notizie di droni che si trovassero nell’area in quel momento.

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Aereo di linea si scontra in volo con un u.f.o.


Ufo, strano avvistamento di due piloti d'aereo nei cieli dell'Arizona



Piemonte, allarme nei cieli: "Ufo e caccia militari si inseguono tra i monti del Canavese"

lunedì 25 giugno 2018

L’Ufo di Toronto, il volo POE204 e la centrale nucleare


Ci sono indagini su casi di avvistamenti Ufo che proseguono il loro corso silenziosamente. Ma con sviluppi interessanti. Questo caso mi è stato ricordato da un nostro amico che vive in Canada. Ecco il suo messaggio e le sue indicazioni: “Ti avevo scritto un po’ di tempo fa a riguardo del volo Porter POE204 /PD204 da Ottawa a Toronto del 14 Novembre 2016. Non che ci siano novità particolari su questo caso, ma parlandone con un amico mi sono accorto che l’incidente è avvenuto in prossimità della centrale nucleare di Oshawa (ce ne sono più d’una nella zona lungo le coste del lago Ontario).  Le autorità hanno poi dichiarato: “The Transportation Safety Board says it has now closed its investigation into the incident, saying that the object doesn’t appear to have been a drone. The TSB noted that the incident occurred too far from shore and too high for the object to be a drone. A TSB investigator said the aircraft ducked under the object in the air and noted that the encounter had been “very close.” Ho cercato informazioni su questo volo e su flight aware è ancora possibile accedere al log (ecco il link)”. L’argomento è piuttosto intrigante e su questo sito ci sono ulteriori dettagli. L’equipaggio s’è trovato di fronte a un “coso” a forma di ciambella/frittella che si è mosso nella sua direzione: i piloti hanno disinserito l’autopilota avviando una manovra che in aviazione si definisce di scampo: hanno “buttato giù” l’aereo, tant’è che le apparecchiature di bordo hanno registrato un pesante e anomalo valore dei G-negativi; due assistenti di volo sono rimasti feriti nella manovra e hanno dovuto essere medicati in ospedale.

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lunedì 11 giugno 2018

Piemonte, allarme nei cieli: "Ufo e caccia militari si inseguono tra i monti del Canavese"

La descrizione fatta ai carabinieri di quanto avvenuto mercoledì sera nel cieli piemontesi ha del surreale. Si segnala infatti inorno alle 23 un "oggetto volante non identificato emanante forte bagliore che, dopo aver sorvolato il centro abitato di Corio, si allontanava repentinamente alla vista di due aerei verosimilmente militari". Ora, che cosa fosse l'ipotetico "ufo" che emanava un forte bagliore non è possibile ricostruirlo.
Sulla presenza dei due caccia, invece, nonostante non risultino passaggi nello spazio aereo del Torinese di voli aerei militari, vi sono numerose testimonianze raccolte nelle valli di Lanzo: persone che raccontano di aver sentito il fragore dei motori e visto anche il colore rosso dei reattori che spiccava nel buio della notte, mentre un cittadino di San Francesco al Campo ipotizza che i due aerei siano partiti da Caselle, avendo sentito quel rumore a un'ora anomala.

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mercoledì 6 giugno 2018

Appartenente forze ordine avvista Ufo - IL VIDEO e LE FOTO

Associazione Aria, 'a Seborga fotografati due oggetti luminosi'

Un oggetto volante non identificato è stato avvistato da un appartenente alle forze dell'ordine, tra Perinaldo e Seborga, a circa 550 metri sul livello del mare, nell'entroterra di Bordighera, in provincia di Imperia. Lo comunica l'ufologo Angelo Maggioni presidente dell' Associazione Italiana Ricerca Aliena (Aria) a cui è stata fatta la segnalazione. "Il 25 maggio scorso verso le 8 in direzione della collina ho visto due oggetti luminosi dalla forma allungata - spiega il testimone -: uno è rimasto fermo, l'altro, che andava a velocità supersonica, rimbalzando senza una direzione logica, l'ho seguito attraverso l'obbiettivo del telefono". Dall'associazione spiegano che dopo la visione del filmato è stato ascoltato il testimone per verificare l'attendibilità del racconto e sono state effettuate ricerche in zona coinvolgendo altri esperti. "Siamo davanti ad un evento straordinario - spiega Maggioni -.

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Oggetti luminosi avvistati sopra Seborga: per l’esperto potrebbe trattarsi di UFO

venerdì 1 giugno 2018

Il "Pesce di Leeds", più grande (e veloce) dello squalo balena

A lungo gli scienziati si sono scervellati nel tentativo di spiegare perché i pesci ossei fossero così piccoli: infatti, il più pesante, ovvero il pesce luna oceanico, pesa “solo” 2,3 tonnellate, una nullità in confronto ai pesci cartilaginei come ad esempio gli squali balena che possono arrivare a pesare fino a 34 tonnellate. A far luce sulla questione delle dimensioni dei pesci ossei c’è un nuovo studio, su un antico pesce gigante, che dimostrerebbe come questa differenza dei giorni nostri sia soltanto un incidente evolutivo.

La prima ipotesi

 

Secondo quanto ipotizzato inizialmente dagli scienziati, i pesci ossei potrebbero essere fortemente limitati dal loro metabolismo. Di norma, gli animali più grandi devono accontentarsi di una minore quantità di ossigeno per grammo di tessuto: quindi, dato che i pesci ossei sembrano essere caratterizzati da fabbisogni metabolici più elevati rispetto a quelle degli squali, è semplicemente impossibile per loro raggiungere dimensioni superiori a quelle del pesce luna oceanico. Tuttavia le cose cambiano non appena gli scienziati hanno fatto un passo indietro nel passato, prendendo in considerazione i pesci antichi.

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Meteo: temperature in forte risalita, ma ecco il maltempo del 1° Maggio!

Impennata delle temperature da domenica, poi nuova ondata di maltempo nel giorno meno ideale! La lunga fase di  instabilità  e clima  freddo...