lunedì 21 gennaio 2019

“Meglio morta che separata”, così Lia Pipitone fu giustiziata dal padre mafioso

Rosalia Pipitone, detta Lia, morì crivellata di colpi il 23 settembre del 1983 a Palermo, all’età di venticinque anni. Unica colpa della ragazza, figlia del boss dell’Acquasanta e uomo di Totò Riina, Antonino Pipitone, era quella di essersi separata dal marito. Fu proprio suo padre a ordinarne l’omicidio: “Meglio morta che separata”.

La sera del 23 settembre 1983 i telegiornali locali aprono con la notizia di una cruenta rapina a Palermo. Due malviventi col volto coperto hanno fatto irruzione in una sanitaria in via Papa Sergio, si sono fatti consegnare il bottino e poi, prima di dileguarsi nel nulla, hanno sparato a una giovane donna. "Mi ha riconosciuto" ha gridato uno prima di crivellare di colpi la povera ragazza. La vittima si chiama Rosalia Pipitone, ha 25 anni  e non è una donna qualsiasi. È la figlia di Nino Pipitone, boss del quartiere Arenella e uomo di Totò Riina, che proprio in quell'anno ha fatto uccidere decine di nemici.

Il delitto
Dopo una morte del genere, nella Palermo dei Corleonesi dove la vita vale meno di una sigaretta, ci si aspetta una reazione spietata contro i due balordi che hanno ucciso Lia e invece, contrariamente a ogni previsione, non succede niente. Nessun parossismo vendicativo, nessuna strage, nessun segnale. Anzi. Lia viene seppellita in fretta e in silenzio mentre la sua famiglia viene flagellata da un altro lutto. Si tratta di Simone Di Trapani, lontano cugino di Rosalia e negli ultimi tempi della separazione dal marito, suo amico e confidente. Il povero Simone muore lanciandosi dal quarto piano, il giorno seguente alla rapina in via Papa Sergio, lasciando un biglietto: "Mi uccido per amore".

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sabato 19 gennaio 2019

Eclissi del 21 Gennaio: la Superluna di sangue e le profezie bibliche su una Grande Guerra in Medio Oriente

Alcuni credono che una nuova Grande Guerra, che inizierebbe in Medio Oriente e coinvolgerebbe anche Israele, sia specificatamente prevista dalle profezie bibliche in associazione alla Superluna di sangue

La Superluna di sangue è sempre più vicina: il 21 gennaio la luna si tingerà di rosso in una spettacolare eclissi lunare totale. L’eclissi, che ha ispirato miti e leggende nel mondo fin dall’antichità, è associata anche a strane profezie sulla fine del mondo e su cataclismi naturali di vario genere (vedi link in fondo per approfondire). Inoltre, cade anche in un giorno chiave del calendario ebraico. Il 21 gennaio è infatti il giorno della festività del Tu B’Shevat, conosciuto anche come il Capodanno per gli alberi. Il Medio Oriente, inoltre, ha osservato un’altra eclissi della Superluna di sangue anche un anno fa.

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Ci siamo, arriva l’Eclissi della “Superluna di sangue”: ecco cosa succederà nella notte del 21 Gennaio 2019

venerdì 18 gennaio 2019

Il bimbo che non vuole morire. Massacrato di botte dallo zio: staccano spina ma continua a vivere

Bobby, 7 mesi, è stato massacrato di botte e ridotto in fin di vita dallo zio. Dopo che i genitori hanno deciso di staccare il ventilatore che lo teneva in vita, è avvenuto il miracolo: il bambino sopravvive.

Bobby Webber è un bimbo australiano di appena sette mesi protagonista di un vero e proprio miracolo. È sopravvissuto agli abusi e alle violenze dello zio. Era ridotto in fin di vita, ma nonostante gli abbiano staccano la spina del macchinario che lo teneva in vita, il piccolo si è ripreso. I genitori, Barry ed Elise Webber, erano partiti per il viaggio di nozze, ed avevano lasciato il Bobby alla famiglia del papà del piccolo. Ad abusare di lui, per ore, è stato il fidanzato della sorella di Barry, conosciuto da tutta la famiglia da oltre 12 anni. L’uomo ha subito ammesso la sua colpevolezza, ma non ha mai fornito una spiegazione riguardo quel terribile gesto.

Come riportato dal Daily Mail, Bobby era stato portato in ospedale con un grave trauma cranico, vertebre fratturate, traumi genitali, e segni di morsi sul corpo. Secondo i medici, per lui non c’era alcuna speranza di salvezza. I genitori sono stati messi sono messi di fronte ad una drammatica scelta: staccare o meno il ventilatore al figlio. Quando i macchinari sono stati spenti, contro ogni previsione il bimbo ha ripreso a respirare autonomamente ed è riuscito a riprendersi.

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mercoledì 16 gennaio 2019

Massacrata con 23 coltellate, l’assassinio della professoressa Falcidia

La notte del 4 dicembre 1993, Antonella, 43 anni, viene massacrata a coltellate mentre guarda la tv da sola, nel suo appartamento di Catania. L’assassino che l’ha sorpresa nella penombra notturna sembra destinato a restare un fantasma, ma dopo quindici anni, impresso con il sangue sul divano, spunta un messaggio della vittima.


È una sera di sabato come tante nell'appartamento di via Rosso a Catania. La professoressa Falcidia è semisdraiata sul divano, in vestaglia e già sonnecchia al buio con il volto illuminato dal bagliore della tv. Aspetta suo marito di ritorno dal lavoro, il figlio è a una festa. Sono le ventidue passate quando qualcuno fa scattare la serratura della porta. La signora è di spalle appoggiata al bracciolo del divano mentre, passo dopo passo, l'ombra si avvicina fino a incombere su di lei. Il braccio dello sconosciuto scatta colpendola una, due, 23 volte. Antonella non ha il tempo di gridare, l'ombra le ha reciso prima l'arteria femorale, provocandole una crisi convulsiva, e poi la giugulare. Il sangue imbratta i cuscini, schizza sulle pareti e sul pavimento. Pochi minuti dopo, il dottor Vincenzo Morici, il marito della professoressa, rientra a casa e trova il salotto trasformato in un mattatoio. Chiama i vicini, loro chiamano i soccorsi e pochi minuti dopo quella stanza è un viavai di medici, conoscenti, poliziotti. Morici tiene stretto il corpo senza vita della moglie, imprime un ultimo bacio sul viso, poi si arrende a consegnarlo nelle mani dei paramedici. L'indomani, come in ogni famiglia che rispetti, arriva la domestica a ripulire tutto. Via il sangue, via le prove.

Il delitto di via Rosso, avvenuto a pochi giorni dal Natale 1993, risveglia nella città un senso di angoscia e malessere ormai sopito. Anche gli inquirenti sono impreparati. Altro è fronteggiare un crimine avvenuto nelle ben note frange criminali dei bassifondi, altro, invece, il massacro di una bella signora della buona borghesia. Antonella Falcidia, 43 anni, nipote di Enrico, facoltoso medico catanese e proprietario della clinica dove lavora suo marito, è una professoressa di igiene dell'università di Catania, una donna affermata, una signora educata, una madre. I sospetti degli inquirenti si appuntano sulla cerchia familiare. Dietro la facciata impeccabile di coppia modello, infatti, si nascondono segreti e antiche insofferenze.

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martedì 15 gennaio 2019

Misteri della terra.it: Villa Libarna, Serravalle Scrivia (AL)

Villa Libarna (Al) o almeno è conosciuta con questo nome... 
al suo interno dei bellissimi affreschi del pittore locale Clemente Salsa datate 1935. 
Non abbiamo reperito altre informazioni per il momento.
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Antica villa in stato di abbandono in provincia di Alessandria

lunedì 14 gennaio 2019

5 SEGRETI NASCOSTI NEI DIPINTI PIÙ FAMOSI

Storicamente, alcuni pittori vengono considerati come le persone più intelligenti del mondo. Prima della modernità, artisti e poeti erano anche abili matematici, storici, scienziati e inventori e proprio come gli artisti moderni, che nascondono messaggi segreti nei film, nella musica o nei libri, anche gli storici pittori includevano dei messaggi segreti nei loro dipinti.

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venerdì 11 gennaio 2019

La mappa mondiale delle apparizioni della Madonna

National Geographic ha messo insieme tutte le apparizioni della Vergine Maria nella Storia, distinguendo quelle approvate dal Vaticano da quelle ritenute poco affidabili

Se ci si occupa di mappe è naturale incappare in visualizzazioni, chiamiamole così, “particolari”. Difficile però trovarne di simili a quelle pubblicate da National Geographic,  quindi non il blog di quartiere, che raccontano tutte le apparizioni fatte dalla Vergine Maria nella storia dell’umanità.
Sì, parliamo della madre di Cristo a cui una fetta enorme della popolazione mondiale è devota. Il progetto è legato ad un progetto di narrazione che riguarda sia il cartaceo, con una copertina studiata per l’occasione, e sia un prodotto televisivo più complesso.

La storia delle apparizioni della Madonna

La timeline di questi eventi spirituali è lunga e coinvolge moltissimi luoghi della Terra. Parte dal 40 d.C e arriva fino ai giorni nostri. Dal 1531, vista anche la proliferazione di questi miracoli, la Chiesa Cattolica si è mossa per verificare e analizzare questo tipo di visioni.
Eventi di questo tipo, nell’eventuale più peggiore, potevano portare anche a discordie e persino a minacce di scismi e divisioni. Così la Chiesa ha deciso, studiando caso per caso, di iniziare a stendere dei rapporti e a dare la propria incontrovertibile approvazione o l’altrettanta severissima bocciatura.
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martedì 8 gennaio 2019

45 Foto Storiche Rare che Tutti Dovrebbero Vedere

Tra le tante foto del passato, ce ne sono alcune che mostrano la storia da una prospettiva diversa. Le migliori sono quelle che potresti guardare per ore…


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mercoledì 2 gennaio 2019

“Mi scrive dall’aldilà, sento anche la sua voce”, il commovente racconto dell’attrice sulla figlia

Era il 2015 quando la vita degli attori Marina Giulia Cavalli e Roberto Alpi venne sconvolta dalla morte della figlia Arianna. La giovane è stata stroncata dalla leucemia. Aveva 21 anni. La Cavalli ha ricordato la figlia in un’intervista rilasciata al settimanale ‘DiPiù’. Ha parlato del profondo amore che continua a nutrire per lei e della sensazione della sua presenza al suo fianco.
“Per chi ha perduto un proprio caro le festività sono sempre un momento difficile. Io, nonostante non abbia più accanto a me il più grande amore della mia vita, mia figlia, ho una certezza: Arianna è sempre con me”.
Il doloroso percorso della malattia poi la speranza. Marina Giulia Cavalli è tornata con la mente ai giorni in cui la figlia lottava contro la malattia. Ricorda la sua disperazione all’idea di perderla: “Durante il periodo della malattia, ho spesso urlato verso Dio: ‘Prendi me, fai vivere mia figlia..lascia qui Arianna!’. Certi dolori sono insopportabili e apparentemente inspiegabili”. Dopo la morte di Arianna, l’attrice sostiene di avvertire la sua presenza:
“Arianna mi scrive dall’aldilà. Ho imparato anche a sentire la sua voce attraverso un registratore. Se è solo suggestione? Me lo sono chiesto, ma non ho dubbi. Ricevo tanti segnali da mia figlia e non so cosa la gente possa pensare di me dopo questo racconto, ma questa è la realtà dei fatti!”.
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martedì 25 dicembre 2018

Storia e misteri su nascita presepio

Bella narrazione antropologico culturale di Maurizio Bettini

di Paolo Petroni

MAURIZIO BETTINI
''IL PRESEPIO''
(EINAUDI, pp. 180 con illustrazioni - 19,00 euro)
    Nelle case, specie quelle dove ci sono bambini, in questi giorni si è costruito il presepe, magari facendo una puntata a Napoli in via San Gregorio Armeno per vedere le ultime novità e comprare oggetti di scena o personaggi. Il Presepe è infatti un teatro, una scena di teatro di figura che rappresenta la natività in un divenire che va dalla comparsa della stella cometa all'arrivo dei re Magi e come tutte le sacre rappresentazioni è frutto di una lunga evoluzione, di riscritture successive che portano al senso e alla comunicazione culturale che conosciamo oggi e che ha valore fondativo per tutta la comunità cristiana.

    Maurizio Bettini, docente di Filologia classica all'università di Siena e studioso di miti e tradizioni nell'ottica dell'antropologia culturale, ricostruisce il percorso e la nascita attraverso i secoli del nostro presepe, quello che conosciamo oggi, individuando l'origine di tanti aspetti, se, per esempio, né di capanna né di grotta e tanto meno del bue e l'asinello si parla nei vangeli di Luca, che cita solo una mangiatoia e i pastori, e Matteo, che anzi parla di nascita in una casa. E' San Gerolamo che cita la grotta, quasi a riempire una lacuna di Luca, e ricorda che si trattava della stessa grotta dove un tempo di venerava Adone, amante di Venere.

    I miti classici, la letteratura specie latina, servono a capire il percorso che porta a Greccio dove si dice che San Francesco per farne una nuova Betlemme costruì il primo presepe nel 1223.


Prudenzio, il grande poeta cristiano antico del IV secolo dopo Cristo, racconta della nascita di Gesù in un paesaggio in cui ''i rigidi massi, sconfitti, hanno rivestito di erba le loro selci'' e ''già la quercia, dal suo arido tronco, stilla gocce di amomo, già la tamerice trasuda balsamo'' e arrivano ad adorarlo ''i bruti animali... e i quadrupedi si avvicinano alla mangiatoia'', affermazioni che pur nella loro genericità oggi ci piace leggere come prime allusioni alla presenza del bue e dell'asinello, che del resto a quell'epoca si trovano rappresentati accanto al bambinello in decorazioni scolpite di sarcofaghi. Bettini si chiede perché si parli, a cominciare da vangeli apocrifi, di queste bestie e proprio sempre di un bue e un asino che finiscono ormai già da soli a simboleggiare la scena della nascita, del natale.
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mercoledì 19 dicembre 2018

Saltriovenator, è italiano il più antico dei grandi predatori

Dopo 22 anni di lavoro, i fossili del grande predatore sono stati ricomposti, permettendo la descrizione della specie. Si tratta del più antico ceratosauro al mondo e il primo dinosauro giurassico trovato in Italia. La scoperta anticipa la comparsa dei grandi predatori di 25 milioni di anni

UN ROMPICAPO lungo due decenni, alimentato dalla speranza che quella macedonia di frammenti fossili, sopravvissuti alla dinamite, potesse un giorno essere ricomposta fino a delineare la fisionomia del suo colossale proprietario. La vicenda del cosiddetto 'saltriosauro', il popolare dinosauro rinvenuto in una cava di Saltrio, in provincia di Varese, e rimasto finora privo di identità, ha trovato oggi il lieto fine. Tramite una corposa monografia pubblicata sulla rivista PeerJ, il paleontologo Cristiano Dal Sasso del Museo di Storia Naturale di Milano, con la collaborazione di Andrea Cau del Museo Geologico Giovanni Capellini di Bologna e di Simone Maganuco, ha descritto e compilato le generalità di Saltriovenator zanellai. Il binomio di questo predatore è un omaggio alle origini del sito di ritrovamento e al suo scopritore, Angelo Zanella, che nel 1996 notò tra i blocchi di calcare quelle che sembravano delle ossa fossilizzate. Salvandole dal frantoio.

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lunedì 17 dicembre 2018

Space X: il razzo Falcon 9 fu colpito da un UFO con un fascio laser che genera potenti “onde sonore”

Un razzo Falcon 9 esplose sulla rampa di lancio di Cape Canaveral il 1 ° settembre 2016. Il razzo della SpaceX doveva trasportare il satellite di comunicazioni israeliano Amos-6 in orbita di trasferimento geostazionaria ( GTO) ma il satellite (esploso insieme al razzo Falcon) avrebbe fornito la copertura Internet a banda larga per l’Africa sub-sahariana, come parte di una iniziativa sovvenzionata da Facebook, come riportava anche il quotidiano RT Russia Today.



Dopo alcune ricerche e studi sui video registrati prima dell’esplosione, immagini che hanno fatto il giro del mondo, i ricercatori UFO hanno notato alcuni particolari incredibili. Sia prima che nel momento dell’esplosione del razzo, alcuni misteriosi oggetti volano intorno alla rampa di lancio, di cui uno di questi transita proprio sul missile nel momento dell’esplosione.

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domenica 16 dicembre 2018

Egitto, scoperta tomba di 4.400 anni fa

Era di un sacerdote reale della V dinastia ed è ben conservata

IL CAIRO - La tomba di un sacerdote faraonico risalente al periodo della V dinastia, quindi a oltre 4.400 anni fa ma molto ben conservata, è stata scoperta nella necropoli di Saqqara, a sud del Cairo. Lo riferisce l'agenzia Mena citando il ministro delle Antichità egiziano, Khaled el Anany.
    La tomba apparteneva a un sacerdote reale chiamato "Wahty" vissuto sotto Neferirkare Kakai, terzo sovrano della dinastia, ed è "eccezionalmente ben conservata" riferisce l'agenzia egiziana.
    Nel sepolcro di dieci metri di lunghezza per tre di altezza sono venute alla luce anche pitture e i lavori di scavo proseguono. La scoperta, fatta da una missione archeologica egiziana, è stata definita dal ministro come l'ultima del 2018.
    Nella tomba sono state rinvenute anche molte statue di diversi dimensioni e colori, riferisce l'agenzia Ap ricordando che l'Egitto sta dando risalto a molte scoperte archeologiche nella dichiarata speranza di contribuire al rilancio del turismo.

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giovedì 13 dicembre 2018

Scoperto un continente sommerso sotto l'Oceano Atlantico: E' Atlantide?



Grazie al sottomarino Shinkai gli scienziati dell'Istituto Oceanografico di San Paolo e dell'Agenzia per la Scienza Marina giapponese, sono stati in grado di recuperare a 6500 metri di profondità, sotto l'Oceano Atlantico, delle rocce di granito che normalmente si trovano solo sulla terra.
Le rocce di granito individuate sotto il Rilievo di Rio Grande, a 1500 chilometri a sud di Rio de Janeiro, in Brasile, potrebbero essere i resti di un continente scomparso, rimasto sommerso fino ad ora .
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lunedì 3 dicembre 2018

Mostro di Firenze, Ros trova un’ogiva a 33 anni dall’omicidio della coppia francese

Gli inquirenti della Procura di Firenze attendono adesso le perizie balistiche. Esperti al lavoro anche per evidenziare eventuali tracce organiche sull'ogiva tali da consentire un esame del Dna

I carabinieri del Ros hanno estratto un’ogiva rimasta dal 1985in un cuscino trovato nella tenda di Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, la coppia di giovani francesi ultime vittime del mostro di Firenze. Un colpo a vuoto che non venne trovato nel corso delle indagini di 33 anni fa e che, come spiega La Nazione che ha anticipato la notizia, è stato estratto e consegnato al consulente della procura, nell’ambito della nuova inchiesta, per verificare se sia stato sparato dalla Beretta calibro 22 o da un’altra pistola.
L’ogiva (che è la parte anteriore di un proiettile, ndr) è stata recuperata nel corso dei rilievi voluti dalla Procura di Firenze nell’inchiesta, coordinata dal pm Luca Turco, che vede indagati l’ex legionario Giampiero Vigilanti, 88 anni, insieme al medico Francesco Caccamo, 87enne. Gli inquirenti attendono adesso le perizie balistiche. Esperti al lavoro anche per evidenziare eventuali tracce organiche sull’ogiva tali da consentire un esame del Dna. Per gli ultimi quattro duplici delitti seriali avvenuti nel Fiorentino vennero condannati, come complici di Pietro Pacciani (nella foto), Mario Vanni e Giancarlo Lotti, i cosiddetti ‘compagni di merende’, entrambi deceduti.
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giovedì 29 novembre 2018

Scoperto un continente sommerso sotto l'Oceano Atlantico: E' Atlantide?

Grazie al sottomarino Shinkai gli scienziati dell'Istituto Oceanografico di San Paolo e dell'Agenzia per la Scienza Marina giapponese, sono stati in grado di recuperare a 6500 metri di profondità, sotto l'Oceano Atlantico, delle rocce di granito che normalmente si trovano solo sulla terra. Le rocce di granito individuate sotto il Rilievo di Rio Grande, a 1500 chilometri a sud di Rio de Janeiro, in Brasile, potrebbero essere i resti di un continente scomparso, rimasto sommerso fino ad ora . Secondo i geologi, i movimenti della crosta terrestre avrebbero provocato lo sprofondamento in mare di una placca di terra, al momento della separazione di Pangea, la massa continentale che esisteva nel Paleozoico, prima che Africa ed America Latina si dividessero


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sabato 24 novembre 2018

Svelato il mistero delle piramidi di terra del Brasile che si tramandava da quattromila anni

È l’incredibile lavoro fatto dalle termiti e visibile addirittura dallo spazio
Mentre gli antichi egizi stavano costruendo le piramidi, minuscole termiti brasiliane scavavano la terra, creando giganteschi tumuli che esistono ancora oggi e sono talmente imponenti da essere visibili dallo spazio.     Un nuovo studio pubblicato su Current Biology ha svelato il segreto che nascondevano i milioni di tumuli di terra che si trovano nascosti nella foresta tropicale secca nel nord-est del Brasile...

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lunedì 19 novembre 2018

Sotto i ghiacci della Groenlandia c'è un cratere meteoritico più grande di Parigi

Sepolto a un chilometro di profondità sotto un ghiacciaio continentale, il "buco" ha un diametro di 31 km: un impatto così imponente dovette avere effetti evidenti sul clima dell'emisfero nord.


Un gruppo internazionale di ricercatori ha scoperto un cratere di impatto di 31 km di diametro sepolto sotto mille metri di ghiaccio nella Terra di Inglefield, nel nordovest della Groenlandia. Il "buco" studiato per tre anni dagli scienziati del Centre for GeoGenetics del Museo di Storia Naturale della Danimarca e dell'Università del Kansas è il primo a essere individuato sotto a una calotta di ghiaccio continentale, nonché uno dei 25 maggiori crateri meteoritici al mondo.

Si pensa che a lasciarlo sia stato un masso celeste in ferro di un chilometro di diametro, precipitato sulla Terra in tempi relativamente recenti, in termini geologici: il ghiaccio è un potente agente erosivo, e se ci sono ancora tracce consistenti dell'impatto è perché l'evento potrebbe essere avvenuto quando la Groenlandia stava cominciando a ricoprirsi di ghiaccio, forse addirittura sul finire del Pleistocene, 12 mila anni fa.

La posizione del cratere sotto i ghiacci della Groenlandia occidentale. Anche se la depressione è sepolta a 1000 metri di profondità, la copertura che la sovrasta ne porta "l'impronta". | THE NATURAL HISTORY MUSEUM OF DENMARK
TRE ANNI FA. La depressione circolare che si trova sotto al ghiacciaio Hiawatha, all'estremità della piattaforma di ghiaccio del nord della Groenlandia, fu notata per la prima volta nel luglio 2015, durante un tentativo di mappare la topografia del territorio sotto alla calotta di acqua congelata. Si pensò subito alla traccia di un meteorite - uno di 20 tonnellate è stato ritrovato non lontano dal ghiacciaio Hiawatha - ma per averne conferma ci è voluto più tempo.

Prima di tutto, il luogo del cratere è stato sorvolato da un aereo di ricerca dell'Alfred Wegener Institute (Germania) munito di un potente radar per indagare sotto i ghiacci: «Le immagini hanno superato ogni aspettativa - spiega Joseph MacGregor, glaciologo della NASA - e mostrato nel dettaglio un bordo evidentemente circolare, un sollevamento centrale, strati di ghiaccio intatti o contaminati, detriti alla base. Non manca nulla».

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domenica 18 novembre 2018

Il vero scopo delle piramidi è finalmente stato scoperto!

Si è pensato a lungo che le tombe egiziane fossero state costruite per onorare i faraoni; oltretutto, è ciò che abbiamo appreso sui banchi di scuola. Ma questa potrebbe non essere la verità! Preparati a sconvolgerti, perché a quanto pare i ricercatori hanno finalmente scoperto il vero scopo delle piramidi! Sembra che queste strutture uniche al mondo avessero una funzione che non ha nulla a che vedere con il seppellimento dei defunti…

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sabato 17 novembre 2018

L’incredibile storia di Siso, il capodoglio che visse due volte

di Federico Nastasi
Estate 2017, al largo delle Eolie c’è un capodoglio intrappolato in una rete da pesca illegale. La Guardia Costiera riesce a liberarlo in parte. Ma il cetaceo intrappolato, dopo una lunga agonia, non sopravvive. Le correnti spingono la carcassa fino a una spiaggetta isolata a Capo Milazzo. E comincia il dibattito tra le varie autorità sulle più disparate ipotesi per eliminare i resti dell’animale. Una propone senz’altro d’inabissarlo.
Ma per Carmelo Isgrò, giovane biologo marino milazzese, il capodoglio non è un rifiuto da eliminare ma una risorsa da valorizzare. Riesce a convincere le autorità a fermarsi: “Recupero io le ossa”. Ogni giorno, per due settimane, raggiunge l’impervia spiaggetta e s’immerge nell’acqua putrida dove, lentamente, si sta decomponendo il mammifero. Durante l’operazione di recupero dallo stomaco saltano fuori numerosi rifiuti in plastica, tra cui un vaso da giardino e le solite buste da supermercato.

Pochi giorni dopo lo spiaggiamento, un pirata della strada ammazzaFrancesco “Siso”, l’amico che aveva aiutato il biologo al recupero dell’animale. “Si chiamerà anche lui Siso” decide Carmelo: adesso il capodoglio ha anche un nome.
Alla fine, Carmelo è riuscito a recuperare le ossa e iniziarne la pulizia. Vuole ricostruire lo scheletro, esporlo in uno Museo da creare a Milazzo. Uno spazio in cui alle meraviglie del mare si affianchi la prova delle attività distruttive dell’uomo, dove si mescolino scienza e arte, divulgazione scientifica, educazione ambientale e protezione del mare. “Siso”, nel frattempo, è diventato anche il nome di un progetto della ong ambientalista Sea Shepherd, che si occupa di protezione del mare e dei cetacei.
Oggi, dopo un anno di lavoro gratuito e volontario di Carmelo, Siso è finalmente pronto per essere esposto. La sua nuova casa sarà il Bastione di Santa Maria nel Castello di Milazzo.
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venerdì 16 novembre 2018

Trovato lo scheletro di un "vampiro" bambino di epoca tardo romana

Lo scheletro di un bambino di 10 anni, ucciso forse dalla malaria, è stato rinvenuto nella Necropoli dei Bambini, in Umbria. Ha una grossa pietra nella bocca, come a volerne impedire il ritorno tra i vivi.


Il cranio del bambino deceduto di malaria, con una pietra incastrata tra i denti.
Lo scheletro di un bambino rinvenuto in un antico cimitero italiano testimonia le paure scatenate, nella popolazione tardo-romana, da una violenta epidemia di malaria, che 1.500 anni fa causò molte vittime soprattutto tra i più giovani.

Il bambino (o bambina: il genere non è noto) è stato ritrovato quest'estate in uno scavo archeologico in Umbria, con una pietra incastrata nella bocca, in una di quelle sepolture anomale che un tempo venivano usate per impedire che la malattia, o il morto stesso, uscissero dalla tomba per infestare i vivi. La scoperta è avvenuta nella Necropoli dei Bambini a Lugnano in Teverina (Terni), un cimitero allestito attorno al 450 d. C. sul terreno di una villa romana abbandonata.

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Oumuamua è una sonda inviata dagli alieni per spiarci, l’ipotesi choc di Harvard fa discutere

Oumuamua, l’oggetto interstellare a forma di sigaro arrivato nel nostro Sistema Solare, potrebbe essere una sonda aliena mandata per spiarci, oppure una vela solare. L’ipotesi choc è dei ricercatori di Harvard che nel loro studio ci spiegano come sono arrivati a questa conclusione così ‘esotica’. Nel frattempo molti sono gli scienziati che si sono schierati contro questa teoria.



Oumuamua, il primo oggetto di origine interstellare osservato nel Sistema Solare, potrebbe avere origine aliena e questo potrebbe spiegare il suo movimento nello spazio. La teoria dei ricercatori di Harvard ha fatto il giro del mondo in pochissime ore e già sono molti gli scienziati che si schierano contro questa originale proposta ‘scientifica', ma vediamo perché e cosa dice esattamente lo studio.

Una vela solare di una navicella aliena. Lo studio intitolato “Could solar radiation pressure explain ‘Oumuamua"s peculiar acceleration?' è stato pubblicato dai ricercatori di Harvard Shmuel Bialy e Braham Loeb e ha lo scopo di comprendere meglio la cause relative al movimento di questo oggetto nello spazio. La sua traiettoria ha portato in passato gli scienziati a dire che non si trattasse di un oggetto del nostro Sistema Solare, così come la sua forma a sigaro è da considerarsi piuttosto unica, è lungo 400 metri ed è largo 40.

Cos'è Oumuamua. Considerata la forma di Oumuamua, secondo i ricercatori è difficile che la sua accelerazione possa essere data dalla forza della pressione delle radiazioni del sole. Però non è impossibile. “Se così fosse Oumuamua rappresenterebbe una nuova classe di materiali sottili interstellari prodotti naturalmente o di origine artifuciale”, spiegano all'interno dello studio. Se avesse un origine artificiale, Oumuamua potrebbe essere una vela solare che sta ‘galleggiando' nello spazio come “resto di un equipaggiamento tecnologico avanzato”. Se così fosse, questo spiegherebbe alcune caratteristiche di Oumuamua, come la sua inusuale geometria.

L'ipotesi ‘esotica': gli alieni. “Alternativamente, uno scenario più esotico potrebbe considerare ‘Oumuamua' una sonda completamente operativa inviata intenzionalmente sulla Terra da una vicina civiltà aliena”, a causa sempre del suo movimento dello spazio analizzato secondo una lunga serie di dati dagli scienziati di Harvard.

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Un’astronave a forma di sigaro spedita dagli alieni per spiarci: cos’è davvero Oumuamua



Bombe d’acqua sul nord a metà mese: ecco dove!

Grosso guasto in vista al nord tra martedì 14 e mercoledì 15 maggio. Un vortice depressionario di quelli che a maggio si vedono raramente in...