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Genova 1893: un atroce delitto a De Ferrari

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Accadde sul finire dell’Ottocento, in un elegante appartamento del centro cittadino. In quella casa abita il Cavaliere Nicola Currò con la sua famiglia, in quel momento con lui c’è il figlio Niccolò, un giovane avvocato: gente che conta, gente stimata e conosciuta. Insieme a loro c’è un ospite, si tratta di un amico di nome Vittorio, è invitato a cena e sarà lui a riferire il fattaccio. Accadde sul finire dell’Ottocento, in un edificio prestigioso collocato a fianco di Palazzo Ducale, lo vedete nell’immagine sottostante, al piano terra si distinguono le tende chiare tirate in fuori. Lì, nei tempi a seguire, avrà sede Il Secolo XIX, uno dei più celebri quotidiani genovesi, sulle sue pagine e su quelle di altri giornali avrà ampio spazio la vicenda del Barone Currò. Continua qui

Pietra di Palermo: antichi astronauti in Egitto?

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La pietra di Palermo è uno dei più importanti testi antichi che racconta dei governanti predinastici dell’antico Egitto che regnarono nel paese dei faraoni. Questa pre dinastia governò l’Egitto per centinaia di anni prima dell’arrivo del primo faraone “umano” Narmer (Menes). Molte persone in tutto il mondo sono state affascinate dall’idea che in un lontano passato civiltà extraterrestri avanzate visitavano la Terra e aiutavano l’umanità a crescere ed evolversi. Questa idea, tuttavia, è fermamente respinta da molte persone che credono che non sia accaduto nulla del genere, anche se ci sono numerose scoperte che indicano una storia umana molto diversa, contraddicendo la scienza ufficiale. Numerosi testi antichi, dipinti e monumenti sono stati interpretati come una prova che supporta la teoria degli antichi astronauti. D’altra parte, milioni di persone ammettono la possibilità che la nostra civiltà non sia la prima a chiamare il pianeta Terra la loro casa. In tutto il mondo, i ricerca

L’incredibile e triste storia di Ann Hodges, unica persona al mondo colpita da un meteorite

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Immaginate di stare seduti sul divano di casa e di vedervi piombare dal soffitto un meteorite. È quanto accaduto il 30 novembre 1954 ad Ann Hodges, cittadina di Sylacauga, in Alabama.La sua vita è cambiata in pochi minuti: quell’oggetto celeste di 3,8 Kg la rese nota in tutto il paese, ma portò con sé anche una serie di sciagure. Oggi quel meteorite è conservato all’Alabama Natural History Museum e porta ancora il suo nome ‘Hodges’ Continua qui (video)

Australia: trovato un pesce luna; il leggendario ‘Mola mola’ è il pesce più grande del mondo

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I pescatori che l’hanno scoperto, a 20 km dalla foce del fiume Murray, nell’Australia meridionale, hanno pensato che fosse finto. Non avevano mai visto da vicino un creatura del genere. C’è chi l’ha definito ‘pesce rinoceronte’, chi ‘pesce con gli occhi spaventati’. In realtà, il colosso spiaggiato si chiama, in italiano, pesce luna: nome scientifico ‘ Mola mola ‘, è il  pesce osseo più grande del pianeta  (battuto dalla squalo balena, che però è un pesce cartilagineo). In questo video tutti i segreti del gigante dei mari. Continua qui (video)

Russia, famiglia sterminata dalle patate

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Genova - Ha provocato un certo choc, e scatenato un acceso dibattito online, la storia della  famiglia russa sterminata dai gas  rilasciati dalle patate che stavano andando a male nella cantina della loro abitazione,  riportata qualche giorno fa dal Daily Mail . La vicenda, per quanto inverosimile possa sembrare, non è stata smentita: è accaduta nella cittadina di  Laishevo , oltre 800 chilometri a est di Mosca, dove la famiglia del 42enne  Mikhail Chelyshev , descritto come uno «stimato professore di Legge», è stata uccisa dai vapori tossici sprigionati dalle patate. Secondo quanto ricostruito dal Daily Mail, l’uomo sarebbe sceso in cantina per prendere alcune patate, avrebbe avuto un malore e si sarebbe accasciato al suolo; poco più tardi, non vedendolo rientrare, prima la  moglie  e poi il  figlio  di 18 anni sarebbero scesi di sotto, subendo la stessa tragica sorte. Identico destino per la  suocera  dell’uomo, che però sarebbe riuscita ad aprire una finestrella prima di mo

BLUE WHALE CHALLENGE: IL GIOCO DELLA MORTE

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Vi è mai capitato di pensare a quanti giochi, quanti svaghi, quanti divertimenti hanno a disposizione i giovani di oggi? Io, che non ho ancora 40 anni, quando ero ragazzino ero già molto fortunato, ma di certo non avevo a disposizione tutto ciò che hanno oggi i bambini sin dalla più tenera età. E forse è proprio questa ampia disponibilità a rendere ogni cosa noiosa e a portare i giovani a cercare divertimenti sempre più estremi. Prima di arrivare al “gioco” Blue Whale lasciate che vi spieghi il principio che ne è alla base: i media hanno sfruttato delle conoscenze frammentarie per pubblicare notizie di impatto (tutte copiate l’una dall’altra testata senza nemmeno sapere di che si parla) e si è detto che il Blue Whale Challenge è una trovata per spingere gli adolescenti al suicidio. Completamente errato e per diversi motivi! Una qualsiasi persona che si trova in uno stato d’animo alterato al punto da anche solo pensare all’ipotesi non lo farebbe all’ultimo livello di una sfida che

I SUICIDI DI MASSA DELLE PECORE

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Negli ultimi decenni avvengono sempre più spesso fenomeni ancora poco compresi nel regno animale: ogni anno da qualche parte nel mondo gli animali si suicidano in massa. Recentemente alle cronache è salita di nuovo la notizia dello spiaggiamento di decine di balene, ma il fenomeno riguarda moltissime specie, specialmente gli uccelli. Un evento tanto curioso quanto agghiacciante è il suicidio di massa di uccelli di Jatinga in India: incredibilmente ogni anno alla fine dei monsoni migliaia di uccelli (addirittura oltre 40 specie diverse) si alzano in volo per schiantarsi contro case, automobili e sulle strade e concentrano i suicidi in poche ore. A cosa sono dovuti questi suicidi di massa? Beh, si può fare solo supposizioni perché gli studi in questo senso procedono a rilento. C’è chi pensa siano dovuti a onde elettromagnetiche anomale generate dalla tecnologia dell’uomo che disturbano o alterano gli animali; qualcuno ipotizza che la causa siano repentini cambiamenti climatici come