domenica 16 febbraio 2020

“Se non sono Ufo questi…” Il video girato in North Carolina sta facendo il giro del mondo

Una dozzina di oggetti volanti luminosi al largo delle coste della North Carolina. Le immagini riprese da uno youtuber americano sembrano davvero non lasciar spazio al dubbio. “Nel cielo non c’era nulla, poi all’improvviso… Qualcuno può dirmi cosa sono?”, si sente dire nel video. “Siamo nel mezzo dell’oceano, attorno a noi il nulla…”.
Il video, che ha già collezionato centinaia di migliaia di visualizzazioni su YouTube, è ovviamente oggetto di discussione. Ufo?  L’ex marine del secondo Stormo dell’Aviazione del North Carolina, Derrick Chennault, interpellato sull’accaduto ha commentato: “La sera lanciavamo regolarmente razzi dal retro del nostro aereo per esercitazioni militari in quella zona. Sono piuttosto brillanti e possono essere visti da molto lontano”.  Un portavoce della Base Aerea Seymour Johnson, che si trova un centinaio di chilometri dalla zona dell’avvistamento, ha però dichiarato a Fox 10 che nessun aereo dalla base Aeronautica era in volo.


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Chernobyl: 33 anni dopo il disastro gli animali si sono geneticamente ‘automodificati’

Dopo il disastro del 26 aprile 1986, quando il reattore numero 4 della centrale nucleare esplose rilasciando una quantità di radiazioni 400 volte superiori a quelle dell’atomica di Hiroshima, a Chernobyl venne istituita una “zona di alienazione”, proibita a chiunque per un raggio di circa 30 chilometri. Gli esperti spiegarono che l’area sarebbe stata invivibile per esseri umani e animali per secoli: non è stato così. 33 anni dopo nella “zona di alienazione” vivono cani, gatti, volpi, orsi bruni, bisonti, lupi, linci. E ancora cavalli, pesci e oltre 200 specie di uccelli. Che si sono “adattati”.

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venerdì 14 febbraio 2020

Genova 1893: un atroce delitto a De Ferrari

Accadde sul finire dell’Ottocento, in un elegante appartamento del centro cittadino.
In quella casa abita il Cavaliere Nicola Currò con la sua famiglia, in quel momento con lui c’è il figlio Niccolò, un giovane avvocato: gente che conta, gente stimata e conosciuta.
Insieme a loro c’è un ospite, si tratta di un amico di nome Vittorio, è invitato a cena e sarà lui a riferire il fattaccio.
Accadde sul finire dell’Ottocento, in un edificio prestigioso collocato a fianco di Palazzo Ducale, lo vedete nell’immagine sottostante, al piano terra si distinguono le tende chiare tirate in fuori.


Lì, nei tempi a seguire, avrà sede Il Secolo XIX, uno dei più celebri quotidiani genovesi, sulle sue pagine e su quelle di altri giornali avrà ampio spazio la vicenda del Barone Currò.

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martedì 4 febbraio 2020

Pietra di Palermo: antichi astronauti in Egitto?

La pietra di Palermo è uno dei più importanti testi antichi che racconta dei governanti predinastici dell’antico Egitto che regnarono nel paese dei faraoni. Questa pre dinastia governò l’Egitto per centinaia di anni prima dell’arrivo del primo faraone “umano” Narmer (Menes). Molte persone in tutto il mondo sono state affascinate dall’idea che in un lontano passato civiltà extraterrestri avanzate visitavano la Terra e aiutavano l’umanità a crescere ed evolversi.

Questa idea, tuttavia, è fermamente respinta da molte persone che credono che non sia accaduto nulla del genere, anche se ci sono numerose scoperte che indicano una storia umana molto diversa, contraddicendo la scienza ufficiale. Numerosi testi antichi, dipinti e monumenti sono stati interpretati come una prova che supporta la teoria degli antichi astronauti. D’altra parte, milioni di persone ammettono la possibilità che la nostra civiltà non sia la prima a chiamare il pianeta Terra la loro casa. In tutto il mondo, i ricercatori hanno scoperto numerosi artefatti che indicano la possibilità che la storia, come ci è stata raccontata, sia imprecisa ed incompleta e che ci siano diverse parti della storia che sono state intenzionalmente distorte. Anche se questa idea rimane un argomento controverso e molte persone sono contrarie, alcuni testi antichi, come quello trovato scritto sulla pietra di Palermo, potrebbero essere la prova definitiva che abbiamo cercato per tutto questo tempo.

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sabato 1 febbraio 2020

L’incredibile e triste storia di Ann Hodges, unica persona al mondo colpita da un meteorite

Immaginate di stare seduti sul divano di casa e di vedervi piombare dal soffitto un meteorite. È quanto accaduto il 30 novembre 1954 ad Ann Hodges, cittadina di Sylacauga, in Alabama.La sua vita è cambiata in pochi minuti: quell’oggetto celeste di 3,8 Kg la rese nota in tutto il paese, ma portò con sé anche una serie di sciagure. Oggi quel meteorite è conservato all’Alabama Natural History Museum e porta ancora il suo nome ‘Hodges’

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Australia: trovato un pesce luna; il leggendario ‘Mola mola’ è il pesce più grande del mondo

I pescatori che l’hanno scoperto, a 20 km dalla foce del fiume Murray, nell’Australia meridionale, hanno pensato che fosse finto. Non avevano mai visto da vicino un creatura del genere. C’è chi l’ha definito ‘pesce rinoceronte’, chi ‘pesce con gli occhi spaventati’. In realtà, il colosso spiaggiato si chiama, in italiano, pesce luna: nome scientifico ‘Mola mola‘, è il pesce osseo più grande del pianeta (battuto dalla squalo balena, che però è un pesce cartilagineo). In questo video tutti i segreti del gigante dei mari.

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venerdì 31 gennaio 2020

Russia, famiglia sterminata dalle patate

Genova - Ha provocato un certo choc, e scatenato un acceso dibattito online, la storia della famiglia russa sterminata dai gas rilasciati dalle patate che stavano andando a male nella cantina della loro abitazione, riportata qualche giorno fa dal Daily Mail.
La vicenda, per quanto inverosimile possa sembrare, non è stata smentita: è accaduta nella cittadina di Laishevo, oltre 800 chilometri a est di Mosca, dove la famiglia del 42enne Mikhail Chelyshev, descritto come uno «stimato professore di Legge», è stata uccisa dai vapori tossici sprigionati dalle patate.
Secondo quanto ricostruito dal Daily Mail, l’uomo sarebbe sceso in cantina per prendere alcune patate, avrebbe avuto un malore e si sarebbe accasciato al suolo; poco più tardi, non vedendolo rientrare, prima la moglie e poi il figlio di 18 anni sarebbero scesi di sotto, subendo la stessa tragica sorte. Identico destino per la suocera dell’uomo, che però sarebbe riuscita ad aprire una finestrella prima di morire.
Solo questo avrebbe salvato la vita alla piccola Maria Chelysheva, 8 anni appena, unica sopravvissuta alla strage, scesa per ultima in cantina per vedere che cosa stesse accadendo e invece ritrovando i corpi senza vita dei suoi famigliari.

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Meteo: temperature in forte risalita, ma ecco il maltempo del 1° Maggio!

Impennata delle temperature da domenica, poi nuova ondata di maltempo nel giorno meno ideale! La lunga fase di  instabilità  e clima  freddo...