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Rasputin

Grigorij Efimovič, detto Rasputin, nacque nel 1869 in un villaggio della Siberia occidentale. Di aspetto non era quello che si dice un bell’uomo: aveva degli occhi infossati che gli davano un’aria spiritata ed un naso lungo e carnoso, per quanto in età giovanile, come illustra la foto (ritoccata graficamente rispetto all’originale), avesse un aspetto migliore. Portava capelli lunghi ed una barba da eremita. Nato in una famiglia di contadini, grazie anche ad un’innata predisposizione, trascorreva molte ore delle sue giornate giovanili isolandosi nella foresta, a contatto con una natura selvaggia ed incontaminata, cadendo talvolta in una curiosa forma di estraniamento, nella quale percepiva strane presenze, tra cui quella di una misteriosa “Signora”. Nei boschi, così come nelle successive solitarie peregrinazioni, era riuscito a coltivare una fortissima carica magnetica - la stessa

Risolto il giallo di Ramsete III, e' stato sgozzato

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Uno degli intrighi piu' clamorosi dell'Antico Egitto sarebbe stato sciolto   Il faraone Ramsete III   di Stefan Wallisch BOLZANO - Ramsete III e' stato ucciso sgozzato: lo rivela uno studio, pubblicato dalla rivista British Medical Journal, al quale ha collaborato anche il ricercatore Albert Zink dell'Eurac di Bolzano. Uno dei gialli piu' clamorosi dell'Antico Egitto sarebbe stato risolto: il faraone - sostengono gli studiosi - e' stato sgozzato, forse proprio da suo figlio Pentawer. Lo staff e' inoltre quasi certo di aver individuato anche la salma del figlio 'traditore', che dopo il delitto e' morto impiccato. Un indizio importante e' custodito al Museo Egizio di Torino. Si tratta di un papiro che descrive come, a meta' del XII secolo a.C. nel gineceo del faraone, la concubina Tij pianificasse l'uccisione del suo coniuge Ramsete III. L'obiettivo era mettere sul trono

Enigmi Alieni "La Creazione dell'Uomo"

Il video Enigmi Alieni 04 - Incontri Ravvicinati Ufo - Le Verita Nascoste - Quello che non sapete! National Geographic  

12.12.12

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Il numero sacro per gli appassionati di simbolismo ripetuto per ben tre volte trasforma mercoledì nella Giornata dell'Interconnessione. Crederci o no, spetta a voi. Comunque, c'è apprensione per l'asteroide Toutatis che passerà "vicinissimo" alla Terra.   Il 12 e la perfezione cosmica Di Carlotta Macerollo ROMA - 12 dicembre 2012, una giornata da tenere d'occhio. Gli appassionati di simbolismo non hanno alcun dubbio: il 12 è il più sacro dei numeri e il fatto che sia ripetuto per ben tre volte trasforma mercoledì in "Giornata dell'Interconnessione". Sul calendario indica l'apertura di un nuovo "portale di energia", quindi il rilascio di un potente vortice energetico che può purificare l'anima. NUMERO SACRO? Sono molti i richiami simbolici del numero: 12 sono i mesi dell'anno e i segni dello zodiaco. Anche nel corpo umano: 12 paia di nervi cranici e di costole, dodici vertebre toraciche. La bandiera de

I PROFETI ERANO GLI ANTICHI ASTRONAUTI

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Maya: il punto di vista della Nasa sul 21 dicembre 2012

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2012 . Ci siamo. La fine del mondo attesa per questa fine d'anno sembra sempre più vicina. È stata immaginata in tanti, forse troppi modi. Si è parlato di scontri planetari , capovolgimenti disastrosi del campo magnetico e tempeste solari che, a onor del vero, proprio in questi giorni ci stanno facendo preoccupare. Solo un assaggio? Staremo a vedere. Nel frattempo però la Nasa non rimane inerme. Anzi, ci rassicura e ci fasapere che la famigerata fine del mondo pronosticata dai Maya sarebbe sono una grossa burla, diffusasi grazie ai media. L'agenzia spaziale statunitense, nel tentativo di sfatare miti e leggende, ha allestito sul proprio sito una serie di domande e risposte. Inoltre, è disponibile in rete un video di circa 3 minuti nel quale lo scienziato Don Yeomans fornisce delle spiegazioni scientifiche sull'argomento: il 21 dicembre 2012 . Ma per dirla con le parole della Nasa, tale data non sarà altro che il coincidente solstizio d'inverno .

LE DOLOMITI: PARTICOLARITÀ e LEGGENDE

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Se Corbusier le definì “ la più bella architettura naturale del mondo ” un motivo c’è. Anzi, più d’uno: le Dolomiti sono una vera costruzione, formatasi nel tempo grazie alle alghe e alle barriere coralline, e sono così straordinarie da non temere confronti. Le dimensioni, la composizione e la ricchezza del paesaggio, amplificata da colori senza eguali, ne hanno fatto una meta di artisti da tutto il mondo ma soprattutto hanno permesso il maggior riconoscimento da parte dell’Unesco, che nel 2009 le ha proclamate Patrimonio naturale dell’Umanità . Di giorno sono visitate dagli amanti dell’alta montagna, che le scelgono per escursioni in estate e lunghe sciate in inverno; la sera si colorano di rosa per l’affascinante fenomeno detto “enrosadira”, che pare avere origini leggendarie.   Le storie mitiche sono infatti tra le princip