Caverna delle Arene Candide
Teschio Il nome dell'ampia caverna (m 70 x 20) è dovuto alla presenza nelle sue vicinanze di una duna di sabbia silicea bianca , le "Arene Candide", presente nella zona (fino agli anni '20 si addossava al promontorio della Caprazoppa). La cavità oggi si apre a 90 metri di altezza sul livello del mare ed è stata oggetto di esplorazioni fin dal XIX secolo. Nel 1940 Luigi Bernabò Brea, soprintendente archeologo della Liguria, ha cominciato a scavare utilizzando il metodo stratigrafico nella parte più orientale della grotta, in una zona non intaccata dagli scavi ottocenteschi. I successivi scavi hanno messo in luce un deposito dello spessore di oltre otto metri databile tra l'età tardo-romana e il Paleolitico Superiore (25000 anni fa). Le evidenze più significative sono date da oltre 20 sepolture di individui: tali sepolture si trovano in una zona interna della grotta in un livello datato a circa 11.600 anni fa. I corpi sono nella maggior parte