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Paesi fantasma e villaggi abbandonati in Val Borbera (Al)

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In val Borbera in Provincia di Alessandria ci sono sette borghi, tutti abbandonati nel corso degli anni Sessanta, tranne uno: - Rivarossa, frazione di Borghetto di Borbera. - Avi, frazione di Roccaforte Ligure. - Camere Nuove, frazione di Mongiardino Ligure. - Connio Vecchio e Chiappato, frazioni di Carrega Ligure. - Ferrazza, frazione di Carrega Ligure, recuperata negli anni Novanta. - Reneuzzi, frazione di Carrega Ligure, legato alla presenza di fantasmi , a seguito della storia, di una giovane coppia degli anni Cinquanta, forse l’unica in grado di avere ancora figli in paese. I due non sono ancora sposati e la ragazza comunica al compagno di avere preso la decisione di lasciarlo e abbandonare il paese per andare a cercare il lavoro a fondo valle. Il ragazzo reagisce male: la rapisce e la porta nei boschi. Allarmati, gli altri abitanti corrono a cercarli. Viene trovata solo la ragazza, morta, forse uccisa con un colpo di roncola. Pochi giorni più tardi un cacciatore tro

Perché la Terra è così asciutta? Mistero che affonda nel passato

L'acqua costituisce solo una piccola parte del nostro pianeta, meno dell'1% dell'intera massa, in contrasto con quanto previsto dalle teorie sulla formazione dei pianeti. Un nuovo modello prova a far luce su questo mistero di MASSIMILIANO RAZZANO   FIUMI che scorrono per centinaia di chilometri, ghiacciai giganteschi e oceani che ricoprono quasi tre quarti della superficie terrestre. Non è un caso se chiamiamo la Terra il pianeta azzurro. Ma l'apparenza inganna, perché in realtà l'acqua costituisce meno dell'1% dell'intera massa del nostro pianeta. Inoltre, si ritiene che gran parte dell'acqua sia stata portata sulla Terra dalle comete in un lontano passato. Perché la Terra è così "asciutta"? Non è facile rispondere basandosi sulle teorie attuali, ma un nuovo studio potrebbe fornire una nuova spiegazione a questo mistero circa il nostro pianeta. LE FOTO 1 Mario Livio e Rebecca Martin dello Space Telescope Science Institute

Torino, il mistero del fachiro che levita in via Garibaldi

La scena non può che suscitare curiosità. Un uomo sospeso a mezz'aria all'angolo tra via Garibaldi e Via XX Settembre, fermo, immobile, con solo una mano appoggiata a un bastone e il resto del corpo a un metro dal suolo in un equilibrio perfetto. La gente incuriosita si ferma intorno al fachiro che levita avvolto in un pesante mantello e dai capannelli si formulano ipotesi per cercare di capire il trucco. I più scettici parlano di una piccola sedia che c'è ma non si vede mentre una signora, piegandosi per lasciare qualche moneta nel piattino del fachiro esclama:”Complimenti, che muscoli!”. Tuttavia la soluzione non è nella forza del braccio, ma in un vecchio trucco indiano Il video Mistero del fachiro: la soluzione è su YouTube

Un libro per le tre streghe di Carezzano bruciate sul rogo

Venerdì 16 giugno, a Novi Ligure, verrà presentato il bel libro sulla stregoneria dal titolo "12 luglio 1520". La data è quella - storica - nel corso della quale tre donne di Carezzano, sulle colline del tortonese, finirono sul rogo, bruciate vive a seguito di una condanna per stregoneria. Autrice dei tre racconti che compongono l'opera è Maria Angela Damilano, già Sindaco di Carbonara Scrivia ed oggi insegnante presso la Scuola Media G. Boccardo di Novi Ligure nella cui aula magna, alle ore 21, verrà presentato ufficialmente il libro. "L'opera è un'opera di fantasia - chiarisce l'autrice - ma prende lo spunto da un fatto di cronaca reale di cui rimangono non solo tracce toponomastiche, tant'è vero che ancora oggi il colle di Carezzano su cui furono bruciate sul rogo le tre donne si chiama "bric delle streghe", ma anche documentali visto che è rimasto l'incartamento del "pro

I dieci misteri irrisolti della storia

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  Cosa c’è di più interessante di un mistero ? Nonostante gli sforzi dei più grandi storici, dei maggiori esperti di crittografia e dei migliori cacciatori di tesori, la storia è piena di enigmi che continuano a confonderci ancora oggi. Eccovi la lista di dieci tra i più grandi misteri ancora senza risposta. 1. Il manoscritto di Voynich. Il manoscritto Voynich (dal nome del libraio polacco-americano Wilfrid M. Voynich, che lo acquistò nel 1912) è un dettagliato libro di 240 pagine scritto in una lingua e con una calligrafia completamente sconosciuti. Le sue pagine contengono anche disegni colorati di strani diagrammi, figure e piante che non sembrano appartenere alle specie conosciute. L'autore del manoscritto rimane sconosciuto, ma con la datazione al carbonio si è scoperto che fu scritto tra 1404 e 1438.  2. Kryptos. Kryptos è una scultura misteriosa criptata, realizzata dall'artista Jim Sanborn, che si trova davanti al quartier generale

Isola di Pasqua, la "camminata" delle statue Moai

In questi due video la ricostruzione, pubblicata dal National Geographic, della "camminata" dei Moai. I video

Tutte le bufale del terremoto

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Come spesso avviene quando si verificano catastrofi, come il terremoto di questi giorni i Emilia, si innesca una affannosa ricerca delle cause. Trovandole, si spera si possa impedire la ripetizione di eventi simili. Nel caso del terremoto l’operazione non è così semplice: le forze in gioco sono quelle del Pianeta Terra, e non sono facilmente domabili. Ma non è facile accettare questo principio, tanto è vero che c’è stata una rincorsa, spesso effettuata su basi poco scientifiche, ad altri fattori responsabili. I complottisti hanno dato la colpa all’ Haarp (High Frequency Active Auroral Research Program) un impianto segreto (ma in realtà non lo è: si trova a Fairbank, Alaska) che ufficialmente si occupa di ricerche sulla ionosfera e sulle onde radio. Per quanto parte della ricerca effettuata possa essere segreta (è un sito militare) ed effettivamente alcune delle supposizioni non siano ancora state chiarite, la possibilità che l’impianto possa generare terremoti è in c

In Guatemala il più antico calendario astronomico Maya

E' stato trovato in Guatemala, all'interno di un edificio parte di un più ampio complesso residenziale, il più antico calendario astronomico Maya. Oltre a calcoli, cicli lunari e di altri pianeti, sulle pareti sono state trovate anche pitture rappresentanti uomini (Foto da National Geographic) Le foto

Misteriosa esplosione a Tunguska

A Tunguska nella foresta siberiana erano le 7 e 14 del mattino quando apparve un misterioso fascio di luce che a pochi chilometri di altezza esplose, mandando il fumo migliaia di chilometri quadrati di foresta e facendo impazzire i sismografi di mezzo mondo. L’ipotesi oggi più accreditata rimane quella dell’asteroide che ha colpito la Terra. Resta tuttavia ancora inspiegabile il fatto che sul posto non siano mai state ritrovati né crateri, né resti di meteoriti, un mistero che, alimentato dalla fantasia, ha ispirato racconti di fantascienza e teorie su dischi volanti e presenze extraterrestri. Fonte  Evento di Tunguska Tunguska il Macchinario Alieno  

IL MISTERO DI EILEAN MORE

L’isola degli uomini scomparsi   In pieno oceano Atlantico, a poco più di 100 km dalle isole Ebridi, si trovano le Isole Flannan, note ai viaggiatori come i ''sette cacciatori". La più grande e la più settentrionale si chiama Eilean More, nome che, per l'appunto, significa "grande isola". Al pari della nave Mary Celeste, questo nome è diventato sinonimo di uno dei grandi misteri del mare. Questo gruppo di isole desolate, venne battezzato San

Macchina di Anticitera

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La macchina di Anticitera (greco moderno: O μηχανισμός των Αντικυθήρων, O michanismós ton Andikithíron ), nota anche come meccanismo di Antikythera [1] , è il più antico calcolatore meccanico conosciuto, databile intorno al 150 - 100 a.C. Si tratta di un sofisticato planetario , mosso da ruote dentate , che serviva per calcolare il sorgere del sole , le fasi lunari , i movimenti dei cinque pianeti allora conosciuti, gli equinozi , i mesi, i giorni della settimana e - secondo un recente studio pubblicato su Nature [2] - le date dei giochi olimpici . Trae il nome dall' isola greca di Anticitera ( Cerigotto ) presso cui è stata rinvenuta. È conservata presso il Museo archeologico nazionale di Atene . Il meccanismo fu ritrovato nel 1900 grazie alla segnalazione di un gruppo di pescatori di spugne che, persa la rotta a causa di una tempesta, erano stati costretti a rifugiarsi sull'isoletta rocciosa di Cerigotto. Al largo dell'isola, alla profond

Il mistero degli iceberg

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Ma dove son finiti tutti gli iceberg? In un decennio che è stato il più caldo dal 1900 ad oggi e soprattutto con i dati degli scienziati che ci dicono che i ghiacci groenlandesi si sciolgono come non mai e così quelli polari, verrebbe da pensare che gli icearg siano in aumento. Ed invece ecco la sorpresa. Partiamo dai dati: dal 1900 ad oggi (cioè a fine 2011 – la stazione degli iceberg si apre infatti ad aprile) sono stati contati 53.118 iceberg che sono scesi al di sotto del 48mo° di latitudine che è il parallelo al di sotto del quale vi è un intenso traffico di navi. Ovviamente quanto più ci avviciniamo ai nostri giorni migliore è il conteggio, in quanto dagli anni Settanta sono entrati in attività anche i satelliti per la loro localizzazione. La media è dunque ci 474 iceberg per anno . Essi iniziano a galleggiare verso la fine di aprile per arrivare ad un massimo attorno ai mesi estivi e tornare a zero verso novembre-dicembre. Ebbene nel 2011 sono stati contati so

Santuario Santa Maria dei Miracoli

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In tempi lontanissimi, nel luogo ove sorge l'odierno Santuario della Madonna dei Miracoli, c'era una piccola chiesa dedicata a San Pietro in Lamentese, le cui antiche origini si perdono nella storia. Si dice che fosse stata eretta per ricordare un eccidio compiuto dagli Unni, i feroci barbari guidati da Attila (457). La presenza della chiesetta è comunque documentata intorno al X secolo. Infatti il Papa Giovanni X (915-928) e poi Giovanni XIX (1024-1033) concedevano la sua giurisdizione ai monaci benedettini di Santa Maria in Organo di Verona i quali costruirono un piccolo monastero. (Bolla papale di Alessandro III - 11/07/1177). Nei secoli successivi fu però ceduta in commenda e cadde in un rovinoso abbandono, durato fino alla fine del millequattrocento, quando un evento straordinario la fece risorgere. Era il primo maggio 1486 , un'immagine della Vergine dipinta sulla parete sud della chiesa, dopo essere stata sfregiata e oltraggiata, si mosse, dal pe

Il mistero di Orione

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di Enrico Galimberti Tutto ebbe inizio nel Museo di antichità egiziane del Cairo, nel 1982. Percorrendo la galleria principale, gli occhi di Robert Bauval (ingegnere edile studioso di Egittologia) furono catturati da una fotografia aerea delle piramidi di Giza. Mai prima d'allora gli era capitato di notare il curioso spostamento della piramide di Micerino rispetto all'allineamento sud-ovest delle due piramidi più grandi. Tutte e tre le piramidi erano disposte ognuna lungo il suo asse meridiano (nord-sud). Inoltre, le due maggiori erano disposte lungo la diagonale sud-ovest, indicando una probabile unitarietà del progetto. Tuttavia qualcosa non sembrava funzionare. Perché Micerino, altrettanto potente quanto i suoi predecessori e addirittura più amato dal suo popolo, si fece erigere un monumento assai più piccolo e meno maestoso? E inoltre, perché quella piccola piramide sembrava deviare dal progetto avviato? Un fatto era certo: Micerino sapeva che la sua costruzione sarebbe st

OETZI: la maledizione della mummia continua

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La morte di 6 persone legate alla scoperta in un ghiacciaio alpino del corpo congelato di un uomo soprannominato ''Oetzi'' ha rafforzato la leggenda d'una presunta ''maledizione'' che circonda la celebre mummia vecchia di 5.300 anni. L'archeologo Tom Loy, 63 anni, specialista in chimica molecolare, qualche tempo fa e' stato trovato morto nella sua abitazione di Brisbane, mentre stava mettendo mano a un libro dedicato proprio a Oetzi, ha scritto oggi il quotidiano The Australian. Loy, nato negli Stati Uniti e direttore del laboratorio di scienze archeologiche dell'Universita' del Queensland, giaceva morto nella sua casa da diverse settimane quando il suo cadavere e' stato scoperto. L'archeologo soffriva di una malattia del sangue da una dozzina d'anni, hanno indicato membri della sua famiglia al giornale. La sua malattia era stata diagnosticata poco dopo che la sua strada si era incrociata con quell