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Triangolo delle Bermuda: Nave ricompare 90 anni dopo la sua scomparsa.

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Circa due giorni fa le autorità cubane hanno ritrovato una strana nave, nei pressi di una zona militare dell’Havana. Quando hanno cercato di comunicare con l’equipaggio, si sono resi conto che l’imbarcazione apparteneva a un’altra epoca, si tratta, infatti della Cotopaxi, un nome che i più esperti ricorderanno, associato al triangolo delle Bermuda. La nave partì il 29 novembre 1925 dal porto di Charleston, South Carolina, diretta proprio verso Cuba, con un equipaggio di circa 30 uomini, oggi tutti scomparsi. La nave trasportava cotone, un enorme quantitativo di cotone e non arrivò mai a destinazione. Pochi giorni dopo, l’allora primo ministro cubano, Calamé, aprì un’inchiesta precisa, proprio per investigare sulla scomparsa della nave. Ma fino a due giorni fa, mai nessuno era riuscito a trovare qualcosa in merito a quella scomparsa, nonostante gli sforzi sia americani sia cubani. Continua qui  Triangolo delle Bermuda, svelato il ''mistero'' della n

Le uova Fabergé, incredibili opere d’arte dal valore di milioni di dollari

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Proviamo ad immaginarci la gioia e lo stupore che deve aver provato l’imperatrice russa Maria Fëdorovna quando, nel 1885, suo marito Alessandro III di Russia, le regalò come uovo di Pasqua (molto speciale)  il primo uovo Fabergé … Un uovo incredibile , ed incredibilmente prezioso; non certo fatto di cioccolato, ma realizzato e lavorato interamente a mano dal gioielliere e orafo russo Peter Carl Fabergé , facendo uso di oro, diamanti, rubini e tantissimi altri materiali preziosi. Un’opera d’arte di ineguagliabile bellezza! Questo primo uovo Fabergé , così come quelli che seguiranno, fu sin da subito riconosciuto unanimemente come un’opera d’arte della gioielleria mondiale e fu denominato “Uovo con gallina” (un tuorlo tutto d’oro contenente una gallina con occhi di rubino): questo primo stravagante regalo fu solo l’inizio di una lunga serie di sempre più magnifiche e preziose “uova di Pasqua” (Fabergé fu nominato gioielliere di corte), e in totale, nel corso di poco più di

Un uomo morto per un’ora racconta di essere stato nell’aldilà

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Questa è l'incredibile storia di un uomo americano ritornato in vita dopo essere tecnicamente morto per quasi un ora. Quando ormai i medici avevano interrotto ogni tentativo per rianimarlo, l'uomo ha scioccato tutti ritornando in vita. Ma ciò che più sconcerta è il racconto di ciò che ha visto dall'altra parte. Brian Miller, 41 anni, è un camionista dell’Ohio. Mentre era intento ad aprire un contenitore, si è reso conto che c’era qualcosa che non andava. L’uomo ha immediatamente chiamato la polizia. “Sono un autista di camion e penso che sto avendo un attacco di cuore”, ha detto all’operatore. Miller è stato prelevato da un ambulanza e subito ricoverato in un ospedale locale dove i medici sono riusciti ad arginare l’attacco cardiaco. Ma dopo aver ripreso conoscenza e sentire alleviare il dolore, l’uomo ha sviluppato una fibrillazione ventricolare , una aritmia cardiaca rapidissima, caotica che provoca contrazioni non coordinate del muscolo cardiaco dei

Elvis Presley è ancora vivo, almeno fino a qualche anno fa

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Il re del rock and roll ancora vivo, tante le testimonianze del suo allontanamento volontario dal mondo dello spettacolo. L’indimenticato re del rock and roll, Elvis Presley potrebbe essere ancora vivo, è sicuro secondo numerose testimonianze, The King è deceduto nel lontano 1977 fu trovato nel bagno di casa sua dall’allora fidanzata Ginger Alden. Il cantante era deceduto, come riporterà il referto, per un presunto attacco cardiaco, anche se in futuro sarebbero state anche altre le teorie sul vero motivo della morte, in seguito infatti pare sia stato constatato un rigurgito del suo stesso vomito, dovuto ad un improvviso collasso cardiaco, questa la testimonianza del suo medico personale. C’è da sottolineare che Elvis Presley all’epoca della morte era arrivato a pesare circa 158 kg, nonostante la pressione dei suoi medici sull’assunzione di cibi più nutrienti e adatti ad una possibile dieta alimentare idonea. Il medico personale di Elvis alcuni anni dopo rilasciò

Caverna delle Arene Candide

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Teschio Il nome dell'ampia caverna (m 70 x 20) è dovuto alla presenza nelle sue vicinanze di una duna di sabbia silicea bianca , le "Arene Candide", presente nella zona (fino agli anni '20 si addossava al promontorio della Caprazoppa). La cavità oggi si apre a 90 metri di altezza sul livello del mare ed è stata oggetto di esplorazioni fin dal XIX secolo. Nel 1940 Luigi Bernabò Brea, soprintendente archeologo della Liguria, ha cominciato a scavare utilizzando il metodo stratigrafico nella parte più orientale della grotta, in una zona non intaccata dagli scavi ottocenteschi.  I successivi scavi hanno messo in luce un deposito dello spessore di oltre otto metri databile tra l'età tardo-romana e il Paleolitico Superiore (25000 anni fa). Le evidenze più significative sono date da oltre 20 sepolture di individui: tali sepolture si trovano in una zona interna della grotta in un livello datato a circa 11.600 anni fa. I corpi sono nella maggior parte

Marilyn Monroe: l'ultimo mistero

Ricostruita la vita della diva che sarebbe stata uccisa perché avrebbe rivelato alcuni segreti presidenziali. Il video

IL DNA UMANO POTREBBE ESSERE DI ORIGINE EXTRATERRESTRE

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La struttura del DNA umano è stata sempre oggetto di perpeplessità da parte degli scienziati, in quali non riescono ancora a fornire una risposta coerente, sulla sua origine e sul perchè si differenzi sensibilmente dal DNA di altre specie viventi. Le difficoltà interpretative hanno indotto alcuni studiosi a ritenere che il nostro DNA non ha origini terrestri bensì aliene o, per così dire, extraterrestri . Gli esperti dichiarano: “Prima o poi … dobbiamo accettare il fatto che tutta la vita sulla Terra porta con se il codice genetico dei nostri cugini extraterrestri e che l’evoluzione non è quello che noi pensiamo che sia.” Secondo gli scienziati che hanno speso più di 134 anni di lavoro sul genoma umano, il DNA umano è stato progettato da civiltà aliene avanzate. Questo è quando sostengono alcuni scienziati provenienti da Kazakistan , che appunto dopo anni di ricerche, sono arrivati alla conclusione che la nostra specie è stata creata e progettata da una ‘civ

Il caso O.J. Simpson

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Il caso O. J. Simpson è un fatto di cronaca nera avvenuto negli Stati Uniti d'America nel 1994 e il relativo processo penale (ufficialmente People of the State of California v. Orenthal James Simpson ) condotto presso la Corte Superiore della Contea di Los Angeles , in California . O.j. Simpson di nuovo a processo Il noto giocatore di football americano O. J. Simpson fu accusato dell' omicidio dell'ex moglie Nicole Brown Simpson e del cameriere Ronald Lyle Goldman , avvenuto il 12 giugno del 1994. Al termine della vicenda giudiziaria, descritto come il processo penale più pubblicizzato della storia americana , il verdetto emesso il 3 ottobre 1995 ha assolto dalle accuse Simpson. Il matrimonio Brown-Simpson O.J. Simpson nel 1990 Nicole Brown e O. J. Simpson si sono sposati il 2 febbraio del 1985, cinque anni dopo il suo ritiro dal football americano professionistico. La coppia aveva due figli, Brooke Sydney Simpson (nata il 17 ot

Rivive il fantasma di Giuditta la bella impiccata

APOLLONIA STRIANO Il poeta Alfonso Gatto affermava che «nel Sud i fantasmi sono innocenti. Se hanno subito un torto, se furono esposti all'offesa o colti dall'insidia ignari nel sonno, il loro ritorno nei tempi e sui luoghi ha il segno di questa pace turbata che essi cercano di ricomporre. Se vanno in cerca di pace e di quiete, come possono turbarci?» Da questa riflessione è stato tratto il suggestivo titolo dell'ultimo romanzo (edito da Rogiosi) di Maria Gargotta, studiosa di letteratura e scrittrice, che si sviluppa tra gli elementi del giallo, del noir, del fantastico. A suo modo, innocente è il fantasma della bellissima Giuditta Guastamacchia, realmente giustiziata nel 1800 per aver progettato e fatto compiere il cruento delitto del giovane marito. Il vero caso della "impiccata della Vicaria", le cui carte processuali furono distrutte in epoca borbonica, è rimasto a lungo sedimentato nell'immaginario dei napoletani. E tuttavia l

Il grande intrigo

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Il caso Moro Sono stati - e sono destinati a restare - i 55 giorni più misteriosi dell’intera storia dell’Italia repubblicana. Ancora oggi, a distanza di trentanove anni, soltanto rievocare il caso Moro vuol dire preparasi ad entrare in un ramificato tunnel di segreti e interrogativi, di domande senza risposta e di inconfessabili trame. Il tempo che corre non solo ci allontana dalla completa verità sulla strage di via Fani, la lunga detenzione di un uomo politico di primo piano e la sua orrenda fine, ma rende tutto più complesso. Il trascorrere degli anni che sempre più ci fa apparire lontano quel tragico evento, anziché semplificare il quadro di insieme della vicenda, tende ad aggiungere nuovi tasselli ad un mosaico che appare ormai infinito. Aldo Moro, presidente della DC, per almeno vent’anni personaggio centrale della politica italiana, viene sequestrato da un commando delle Brigate Rosse il 16 marzo 1978, in via Fani a Roma, alla vigilia del voto parlamentare che – per la prim

Il Ponte del diavolo è un cerchio perfetto su un fiume della Sassonia

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  Noemi Penna Un arco perfetto che, riflettendosi nel fiume, si trasforma in un cerchio degno di Giotto. E' proprio questa sua «perfezione» ad aver fatto conquistare al Rakotz Bridge la nomea di Ponte del diavolo. Siamo nell' Azalea and Rhododendron Park Kromlau , nel cuore della Sassonia, e q uesto ponte è stato appositamente costruito per creare un cerchio perfetto quando si riflette in acqua . E' stato commissionato nel 1860 dal cavaliere Friedrich Hermann Rotschke ed è stato costruito con il basalto dalle cave svizzere. Rotschke era proprietario dell’intera zona ed è stato sempre lui a finanziare l'intero parco, dove ha fatto piantare migliaia di esemplari di azalee e rododendri che sbocciano ancora oggi, sempre nel mese di maggio. Avendo dei gusti ben diversi dai suoi contemporanei, il cavaliere non volle un ponte usale, bensì un passaggio senza passamano né barriere, decisamente diverso dalle tipologie architettoniche ottoc

I delitti del mostro di Foligno

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E' domenica pomeriggio. Domenica 4 ottobre 1992 . Il piccolo Simone Allegretti , quattro anni, figlio del gestore di un distributore di benzina, scompare a Maceratola, nella campagna tra Foligno e Bevagna, in Umbria. Comincia una disperata ricerca ed un dramma, quello che vedrà come protagonista il cosidetto mostro di Foligno, destinato a concludersi soltanto nove mesi dpo con un bilancio atroce: due bambini assassinati. Il cadavere di Simone, nudo, coperto di sangue, soffocato e poi accoltellato alla gola, viene trovato due giorni dopo in una scarpata nei boschi del folignate. Poco prima, in una cabina telefonica di Foligno, era stato trovato un biglietto: lo firma “ Il mostro ”, è scritto con il normografo su di un foglio bianco.  Dice: “ Aiuto! Aiutatemi per favore. Il 4 ottobre ho commesso un omicidio. Sono pentíto ora anche se non mi fermerò qui. Il corpo di Simone si trova vicino alla strada che collega Casale (fraz. di Foligno) e Sco

Il delitto dell'uomo in blu

Il corpo di Christa Wanninger, una giovane ragazza tedesca di 23 anni, trafitto da venti coltellate, viene trovato il 2 maggio del 1963 a Roma, al quarto piano di uno stabile in via Emilia, a pochi passi da via Veneto e proprio sull'ingresso dell'abitazione di una amica della vittima, Gerda Hoddap. Per anni viene ricercato, quale responsabile del delitto, un misterioso ''uomo in blu'', incontrato da diversi inquilini mentre scendeva le scale.  Dieci mesi dopo il delitto, quando le indagini non riescono ad avere uno sbocco, un giornalista del quotidiano Momento sera, riceve una telefonata da uno sconosciuto, poi identificato per il pittore Guido Pierri, che gli offre clamorose rivelazioni sul delitto in cambio di cinque milioni di lire. Pierri viene fermato dalla polizia ed accusato di tentativo di estorsione. Nella sua abitazione, durante una perquisizione, viene però trovato un diario sul quale era stato descritto un delitto

1955 La decapitata di Castelgandolfo

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Antonietta Longo (Archivio Il Messaggero) Orrore allo stato puro. Un delitto capace di sconvolgere e di terrorizzare anche la pubblica opinione più disincantata, più avezza alle turpitudini del crimine, più morbosamente attratta dagli atroci particolari della cronaca. Correva l'anno 1955 . Il 10 luglio , sulle rive del lago di Castelgandolfo – da sempre residenza estiva papale – sotto un tappeto di giornali recanti la data di cinque giorni prima, viene scoperto il cadavere nudo di una donna, età indefinibile, compresa – stabilirono i periti (sbagliando) - tra i 18 e i 26 anni, statura approssimativa: 1 metro e 60. Unico segno di riconoscimento: un orologino da polso marca Zeus . Null'altro: neppure la testa.  Comincia così uno dei più misteriosi casi di nera della storia italiana del dopoguerra. La storia della decapitata di Castelgandolfo . A chi appartiene quel cadavere di donna, massacrato da sette coltellate, una sola mortale quella che l'ass

Irlanda, confermata la presenza di 800 bimbi sepolti nell’istituto delle suore di Tuam

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La struttura era gestita dalle religiose del Bon Secour ed è stata attiva tra il 1925 e il 1961. La ministra dell'Infanzia Katherine Zappone: "Prima avevamo soltanto dei sospetti. Ora abbiamo la certezza" Tutto è partito dai documenti rinvenuti dalla ricercatrice Catherine Corless  sulle morti infantili presso la struttura di Tuam , nella contea di Galway . Aveva scoperto una fossa comune con i cadaveri di centinaia di feti , neonati e bambini . E oggi arriva la conferma della Commission on Mother and Baby Homes , che ha svolto l’inchiesta sulle case per ragazze madri e orfani gestite da religiose. Continua qui